L’opera di Mattarella

In questo periodo di grave crisi, il Capo dello Stato si è mosso da vero statista responsabile, come ci si aspettava da lui, ultimo punto di riferimento per il Paese al di sopra delle squallide bagarre politiche. È certamente opera sua se Governo e Opposizione abbiano trovato la capacità di dialogare sulla situazione e cercare di accordarsi sulle misure via via da adottare. In una crisi come l’attuale, è del resto il minimo che il Paese possa esigere da una classe politica ordinariamente rissosa: la situazione non permette di continuare le usuali diatribe e le speculazioni politiche. Una volta passata l’emergenza (ma quando?) la normale dialettica potrà riprendere, ma spero che la gente si ricordi di chi ha mostrato senso di responsabilità e vero attaccamento al Paese e punirà chi agisse in contrasto con questo imperativo basico.

C’è un altro aspetto della crisi che interessa trattare: si parla da tutte le parti di cure o vaccini in fase di ricerca e in alcuni casi, come nel Veneto, di sperimentazione. Sono per ora speranze tenui e capisco bene l’estrema prudenza della comunità scientifica e la sua ovvia riluttanza ad accettare rimedi che paiano empirici.

Un caso specifico è la clorochinina, che uno scienziato francese di Marsiglia, Didier Raoult, dichiara efficace e quasi risolutivo, citando casi trattati nel suo Istituto di Marsiglia. Il mondo medico è diviso su questo punto, la maggioranza essendo per lo più scettica.  Macron però ha incluso il prof. Raoult tra gli esperti chiamati a consigliarlo. La baldanza cui Trump ha a un certo punto esaltato la clorochinina come il farmaco risolutivo era, come ci si aspetta da lui, irresponsabile, ed è stato pubblicamente contraddetto dal responsabile nazionale per la salute.

Ma resta il fatto che Raoul non è uno di quei ciarlatani che appaiono puntualmente con soluzioni miracolose. È un personaggio anticonvenzionale e da sempre critico della comunità medico-scientifica tradizionale, ma uno studioso serio, con un lungo e riconosciuto curriculum. Respingere a priori la sua soluzione, rifiutarsi di verificarla seriamente e rapidamente, sarebbe un gesto di quasi criminale irresponsabilità.

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