MES, quando la cura diventa peggiore del male
Chi ti presta denaro dovrebbe farlo con l’esclusivo obiettivo di risollevare le tue sorti e non al fine di aggravare il contesto di difficoltà iniziale. Il Meccanismo europeo di stabilità concede finanziamenti agli Stati a tassi molto bassi, e fino a qui ci siamo. Ma il MES è sottoposto a delle condizioni “lacrime e sangue” (si pensi alla Grecia), poiché prevede un programma di risanamento dei conti pubblici così forte che non sono sufficienti neppure i soldi che ti prestano. Tra l’altro il MES è uno strumento che si applica a quei Paesi che hanno elaborato politiche economiche errate.
La colpa (responsabilità) dell’Italia quale sarebbe? Quella di fronteggiare un virus proveniente dall’esterno, vale a dire uno shock esterno. Possiamo considerarla una colpa? Non credo. Ma Olanda e Germania si ostinano a far rispettare quanto previsto dal Trattato: l’assistenza finanziaria prevista dal MES è condizionata ad un programma di stretta dei conti pubblici (Troika). Sbagliato. L’unica condizionalità prevista dovrebbe essere: utilizzare il denaro prestato per far fronte alle spese sanitarie e a sostegno dei settori dell’economia che hanno subito la chiusura delle Attività. Ma non tutti comprendono l’eccezionalità e l’emergenza della situazione, e i paesi del Nord Europa non sono disposti a mettere a disposizione dell’Europa il loro risparmio. Germania e Olanda non intendono sborsare denaro senza condizione drastiche, non si sa mai che l’Italia passata la pandemia possa riprendersi economicamente prima di loro e magari sorpassarli!
E allora conveniente sarebbero gli “Eurobond”: uno strumento di debito comune nell’area dell’Euro. Emissioni di titoli garantiti dagli Stati che si impegnano alla restituzione di capitale e interessi sui titoli. Molto vantaggiosi, poiché la loro emissione avrebbe tassi vicino allo zero, mentre i titoli dei Paesi con un elevato debito pubblico pagano tassi di interesse molto elevati, e soprattutto nessuna condizionalità. Eurobond a lunghissimo periodo, garantiti dagli acquisti della BCE, che scongiurerebbe incrementi repentini e smisurati dei tassi di interesse. Alla fine non c’è niente di male a far pagare anche alle generazioni future i benefici che si avranno nel tempo.
Tutto ciò certamente non è di facile attuazione, poiché rappresenterebbe mutuare il debito venuto fuori dalla situazione di emergenza attuale. Allora meglio spingere per il MES così a pagare sarà solo chi è in difficoltà, come se non ci fosse un domani.
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