Rubato un Van Gogh da 6 milioni di euro
Amsterdam – In tempo di quarantena dettato dal Coronavirus, anche il mondo dell’arte è stato duramente colpito. Tutte le sedi museali chiuse, eventi e lavori annullati o bloccati. Ora, anche il furto di un Van Gogh ad opera di ladri rassicurati dall’allentamento dei controlli tanto da arrivare a sfondare la porta d’ingresso del Museo in cui era custodito il quadro.
Si tratta del Giardino della canonica di Nuenen in primavera, opera realizzata da un giovane Van Gogh nel 1884 quando viveva ancora con i genitori nel villaggio di Nuenen dove suo padre era Pastore protestante proprio nella chiesa raffigurata sullo sfondo.
La tela, a cui gli esperti hanno attribuito il valore di 6 milioni di euro, è stata realizzata con la tecnica del marouflage (maruflaggio in italiano) che consiste nel fissare con un adesivo una superficie leggera su un supporto più solido e rigido come ad esempio il legno. Questo procedimento, usuale nella pittura dell’arte e nel restauro, è stata particolarmente usata nel periodo rinascimentale.
Il quadro si trovava presso il Museo Singer Laren di Amsterdam ricevuto in prestito da un altro museo olandese, il Groninger Museum voor Stad en Lande (era l’unico Van Gogh presente nella collezione). Curiosa la coincidenza – o forse non si tratta affatto di una coincidenza? – che il furto sia avvenuto proprio il 30 marzo giorno in cui ricorreva la nascita del pittore (1853).
Il Museo Singer Laren, inaugurato nel 1954 trae il suo nome dalla ricca cittadina olandese, Laren appunto, e dal pittore William Singer. Sua moglie Anna, divenuta vedova, decide di dare vita a questo museo in cui esporre i 3000 pezzi della collezione privata di proprietà sua e del marito. Il museo era chiuso dal 14 marzo scorso in osservanza alle disposizioni di contrasto al Coronavirus e dovrebbe riaprire il 1 giugno.
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