5.in.5, cinque innovazioni in cinque anni
Quali sono le innovazioni tecnologiche che da qui ai prossimi cinque anni cambieranno le nostre abitudini quotidiane? A questa domanda tenta di dare risposta IBM, una delle società di consulenza più accreditate in Italia e nel mondo. Come da tradizione, le sue previsioni per il lustro a venire sono cinque, la maggior parte delle quali legate a quella che gli analisti definiscono come la “nuova era dei sistemi cognitivi”.
Secondo IBM, il rapporto uomo-macchina sarà sempre più centrale tanto da diventare parte della nostra quotidianità. Le tecnologie del futuro semplificheranno la vita, aiutandoci a comprendere molte delle informazioni, che oggi per mancanza di risorse cognitive non siamo in grado d’interpretare. Il Direttore del Cognitive Experience Lab di IBM si dice convinto che siamo agli albori di una “nuova era di progresso per i singoli e la società in generale”.
Entrando più nel dettaglio delle previsioni “IBM 5 in 5” – elaborate sulla base delle tendenze del mercato e delle nuove tecnologie – scopriamo che nel futuro l’insegnamento diventerà sempre più smart. In particolare, le aule saranno dotate di tutte le strumentazioni atte a consentire agli educatori di conoscere i loro studenti e definire un metodo d’insegnamento personalizzato, modellato sulle capacità intellettive dei singoli. Gli alunni avranno una sorta di curriculum su misura, in cui sono tracciati i loro progressi “dalla scuola materna alla scuola superiore fino al lavoro” ed elencate le competenze ritenute indispensabili per raggiungere determinati obiettivi.
Dall’insegnamento al commercio il passo è breve. IBM prevede, infatti, che l’acquisto locale tornerà di moda grazie alle innovazioni e alle tecnologiche – come la realtà aumentata tanto per fare un esempio – che si stanno sempre di più diffondendo, migliorando la customer experience.
In campo medico, i progressi nella big data analytics – ossia nell’interpretazione analitica dei dati – e nei sistemi cognitivi basati sul cloud, uniti a quelli nel campo della genomica, potrebbero aiutare i medici a diagnosticare con precisione il cancro, una malattia letale che dal 2008 ha visto crescere la sua incidenza di oltre il 10%. In futuro saranno, inoltre, messi a punto piani terapeutici personalizzati, in grado di accelerare la guarigione dei pazienti.
Mai più, inoltre, problemi di password violate. Nei prossimi cinque anni i cyber criminali potrebbero, infatti, avere vita dura dal momento che i nostri dati sensibili saranno affidati ad un custode digitale. Questa nuova figura professionale sarà preparata per concentrarsi sulle persone e sugli elementi di sua pertinenza, offrendo un nuovo livello di protezione dal furto d’identità, una piaga che solamente negli USA ha danneggiato più di 12 milioni di utenti internet.
Altro tema chiave è quello delle smart cities. “Le città più intelligenti capiranno in tempo reale in che modo si verificano miliardi di eventi, dato che i computer impareranno a capire di cosa necessitano le persone, cosa amano, cosa fanno e come si spostano da un luogo all’altro” – scrivono gli analisti IBM. Un’esperienza di successo in tal senso è quella portata avanti con l’UNICEF in Uganda, dove, grazie ad un strumento di social engagement, i giovani possono comunicare con il Governo e i leader della comunità di riferimento, illustrando le loro problematiche.
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