Lo spettacolo della politica
In un frangente di tanta gravità, la politica non sta dando di sé il migliore spettacolo. Lo segnala il Direttore del Corriere in un fondo accorato. Non è possibile ignorare gli errori, le sovrapposizioni, in parte la confusione che regna tra i vari livelli dell’Autorità, nazionale e locale. So bene che è difficile, quasi impossibile, prendere decisioni sicure e accertate in situazione totalmente nuove, ma alcuni Paesi ci sono riusciti.
Ma le colpe peggiori non le hanno le misure del Governo e delle Regioni e Comuni, in buona parte inevitabili, anche se costosissime e pesantissime per la vita delle famiglie. Lo spettacolo peggiore viene dal fatto che la guerriglia tra Governo e Opposizione ha continuato a svolgersi come se niente fosse. Altri Paesi nel passato (come la Gran Bretagna delle ore oscure del 1940) seppero mettere da parte la lotta politica e unirsi per il bene comune. Da noi, un’opposizione sguaiata e proterva approfitta della situazione, non per proporre soluzioni e contributi positivi, ma per attaccare e insultare il Governo e in particolare il Premier Conte. Ma anche lui non è privo di colpe: la polemica che ha aperto contro Salvini e la Meloni sul tema dell’Europa non era necessaria ed anche fuori tempo. La risposta dei due è stata all’altezza del loro carattere. Il risultato di tutto questo è che gli Italiani vedono una classe politica divisa e incapace di mettere gli interessi di tutti al di sopra della ricerca di consensi, ed è di conseguenza difficile che la possa rispettare e possa fidarsene.
Il solo che si comporta con equilibrio e superiorità è Mattarella ma, nonostante il suo prestigio, non serve a molto visto che è un predicatore e un profeta disarmato, al quale – al di là dell’opera di persuasione e di intervento discreto che certo cerca di esercitare – resta quasi solo l’arma della parola.
©Futuro Europa® Le immagini utilizzate sono tratte da Internet e valutate di pubblico dominio: per segnalarne l’eventuale uso improprio scrivere alla Redazione