La belle époque (Film, 2019)
Un film francese che come di consueto non tradisce le aspettative, scritto e diretto da un ispirato Nicolas Bedos, interpretato da attori straordinari, ricco di scenografie e di costumi così perfetti da far compiere un viaggio nel tempo.
Il fumettista Victor (Auteil) è depresso, non lavora più, non sopporta un mondo troppo cambiato, critica ogni cosa, persino la moglie (eccessivamente moderna) e il lavoro del figlio che realizza serie televisive. La moglie Marianne (Ardant) lo tradisce con il suo miglior amico (Canet) e a un certo punto lo butta fuori di casa, ma grazie a un regista – specializzato in film che realizzano i sogni dei clienti – ritrova la vitalità perduta. Victor vuol rivivere un giorno preciso del 1974, quando conobbe la futura moglie e se ne innamorò perdutamente. Margot (Tillier) presta il suo volto per impersonare Marianne da giovane durante l’incontro avvenuto in un fumoso bistrot di Lione, ma finisce per far innamorare il vecchio disegnatore in crisi.
Inutile raccontare altro, perché La bella époque vive di continui colpi di scena, di un alternarsi di piani temporali tra finzione e verità, basando la sua struttura sulla nostalgia del tempo perduto e sulla difficoltà di accettare il cambiamento. Parti di pura poesia, colonna sonora composta da brani d’epoca (assemblati dal regista), ricostruzione di ambienti così ben fatta da ricordare le scenografie di Dante Ferretti per Fellini. Fotografia anticata, giallo ocra, flou, morbida e rilassante. Montaggio rapido che alterna ricordi e finzione, parti oniriche e dialoghi contemporanei, momenti fantastici e sequenze realistiche.
La commedia francese continua a svolgere in modo egregio il suo compito di raccontare la vita, rifuggendo i cliché stereotipati, rinnovandosi sempre e cercando nella realtà i motivi per far sorridere e commuovere. Imperdibile.
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Regia: Nicolas Bedos. Soggetto e Sceneggiatura: Nicolas Bedos. Fotografia: Nicolas Bolduc. Montaggio Anny Danché, FlorentVassault.Musiche: Nicolas Bedos, Anne-Sophie Versnaeven. Scenografia: Stéphane Rozenbaum. Costumi: Emmanuelle Youchnovski. Genere: Commedia. Interpreti: Daniel Auteuil (Victor), Guillaume Canet (Antoine), Doria Tillier (Margot), Fanny Ardant (Marianne), Pierre Arditi (Pierre), Denis Podalydès (Franҫois), Jeanne Arènes (Amélie), Michael Cohen (Maxime), Bertrand Poncet (Adrien), LizzieBrocheré (Gisèle), Thomas Scimeca (Freddy), Bruno Raffaelli (Maurice), Christiane Millet (Sylvie/Josiane).
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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]