Covid 19, il lockdown nel mondo
L’emergenza Coronavirus Covid-19 è stata affrontata in Italia con tutta una serie di restrizioni adottate da governo e regioni che sono risultate particolarmente stringenti, ma accettate dai cittadini con grande senso civico come un male necessario. Ora ci si sta preparando alla Fase 2, ed è stata varata un’App, installabile volontariamente e alternativa all’auto-certificazione, “Immuni” selezionata tra oltre 300 App, permetterà il tracciamento via bluetooth, consentendo in caso di rilevata positività il tracciamento della persona infetta e di quelle con cui è venuta a contatto. Ovvio che trattandosi di dati sanitari rientrano nei dati a massima tutela e quindi deve essere assicurata la massima attenzione. Molti dubbi sono sorti su questa App fornita dalla Bending Spoon Spa, ditta finora attiva nel campo dei videogiochi e molto fumosi anche i principi e le finalità esposti nello stringato documento ministeriale del commissario Arcuri.
Ma il messaggio finora trasmesso dalle istituzioni sul modus operandi del lockdown, con totale divieto di qualunque attività anche solitaria all’aperto, chiusura di parchi e aree per cani, divieto di uscire in famiglia, è veramente necessario e rispecchia una reale necessità? Se ne è parlato molto poco accettando tutto come inevitabile, ma un sano giornalismo presuppone di andare oltre l’ufficialità e indagare a 360°, e le sorprese non mancano in tal senso.
Il divieto di passeggiata e jogging imposto in Italia con inseguimenti e multe salate ai runner che non rispettano il divieto appare non solo esagerato, ma non ha riscontri in nessun altro Paese. La stessa OMS consiglia di passeggiare e muoversi all’aperto come aiuto a combattere l’epidemia. Frequentare gli spazi pubblici è permesso da soli, o in compagnia di un’altra persona soltanto, oppure insieme ai propri conviventi. In Germania è permesso andare al lavoro, fare la spesa per beni di prima necessità, curarsi, partecipare a esami e incontri essenziali, i mercati settimanali sono aperti, si possono assistere gli altri e praticare sport o attività individuali all’aperto nel rispetto della distanza di 1,5 mt. Simile normativa in Francia, uscite ammesse in compagnia del proprio nucleo familiare, per un’ora al giorno, in un raggio di un chilometro, cioè un’area di 3,14 km quadrati e un perimetro di 6,28 km.
In Belgio è consentito e raccomandato l’esercizio all’aperto, insieme ai propri conviventi o al massimo con un’altra persona. Le uscite con la famiglia sono permesse. Stessa normativa nella vicina Olanda aggiungendo che funerali, matrimoni e riunioni religiose o politiche sono permesse, con al massimo 30 persone e purché i partecipanti mantengano una distanza di 1,5 metri. Sono vietate riunioni in luoghi pubblici con più di tre persone non conviventi. Nel Regno Unito è vietato incontrarsi in luoghi pubblici in più di due persone, a meno che non si sia conviventi. Ai funerali possono assistere i parenti più prossimi. Bisogna stare a casa, se non per: acquisti necessari; motivi di cura o di lavoro; una forma di esercizio fisico al giorno – corsa, bici, passeggiata – da soli o con i propri conviventi; distanza di sicurezza 2 mt. Tranchant la Svezia “Esercizio fisico e pratica sportiva sono benefici per la salute pubblica, queste attività devono continuare. Non vi è necessità di annullare allenamenti, partite e tornei locali, palestre e centri sportivi possono restare aperti. Tuttavia, queste attività devono essere regolate per ridurre al minimo il rischio di contagio, seguendo le indicazioni per gli eventi con meno di 500 persone”.
La Spagna è l’unica nazione ad avere norme simili a quelle italiane. Malta non consente assembramenti oltre le 5 persone; chi ha sintomi di Covid-19 deve lasciare il lavoro e stare in quarantena retribuita. Negli Stati Uniti le regole cambiano da Stato a Stato, ma a livello centrale il governo scrive chiaramente che si può fare attività all’aperto, purché si resti a due metri di distanza da chi non è un proprio convivente. In Canada ci sono solo una serie di consigli e suggerimenti per le comunità locali, e solo relativi agli assembramenti; nessuna restrizione alla circolazione degli individui.
Riguardo la documentazione necessaria agli spostamenti l’Italia si conferma campione mondiale di burocrazia, cambiata quattro volte e ora con un’invasivaAapp in arrivo. Negli altri paesi esiste solo in Francia ove è stata variata solo una volta; non è richiesta nemmeno in Spagna che è l’unico stato con un lockdown simile al nostro in Europa, e nemmeno in India dove la chiusura è fatta rispettare a bastonate. Ma almeno le norme stringenti servono? A prima vista la maggiore chiusura non si accompagna a una minore incidenza del virus, i primi tre posti della triste classifica del virus vede sul podio proprio i più severi, al primo posto la Spagna con 140.510 contagiati e un tasso di letalità del 9,8%; Italia con 135.586 e il 12,6%; Francia a quota 98.010 e il 9,1%.
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