Due Paesi in mano ad irresponsabili
La gestione della crisi del virus da parte di Trump è sempre più criticata, essendo un misto di incompetenza, rifiuto della realtà, trovate estemporanee. L’ultima in ordine di tempo: nella sua conferenza stampa quotidiana, ha suggerito che iniettarsi nella vene un disinfettante (in inglese “bleach”, cioè candeggina) sia un modo efficace di distruggere il virus che circola nel sangue. Ciò partendo dalla considerazione che un buon disinfettante, specie se con componente alcolico, distrugge il virus nelle superfici esterne. L’idea è stata quasi unanimemente rigettata da tutto il mondo medico, che ha indicato senza mezzi termini che iniettarsi disinfettante provoca un chiaro rischio di morte.
Altro suggerimento di Trump, meno strampalato in apparenza, è che la gente si esponga alle radiazioni solari, considerando che il caldo superiore a 22 gradi in alcuni casi distrugge il virus. L’assurdità è che il Presidente suggerisce di esporsi ai raggi sui “lettini solari”, come se tutti potessero avervi accesso. La verità è che Trump sta disperatamente cercando di tirare fuori dalla manica una soluzione, magari da woodoo, per dimostrare che lui, solo lui, in contrasto con la scienza ufficiale, è in grado di salvare il Paese. Sarebbe patetico se non fosse tragicamente pericoloso, perché ci sono ancora fanatici trumpiani pronti a credergli e andargli dietro.
Altro paese allo sbando pare la Gran Bretagna, le cui autorità seguono un andamento erratico, a volte contraddittorio e, temo, negazionista (anche se lontano dalle stramberie trumpiani). Il Primo Ministro Johnson è da qualche settimana fuori gioco per il virus contratto e non ancora del tutto sanato. In sé non sarebbe un male, visto che egli è all’origine dei primi, catastrofici ritardi ed errori che hanno fatto della GB uno dei paesi più colpiti. Ma purtroppo la guida del governo è caduta nelle mani del Ministro degli Esteri Dominic Raab e di due o tre ministri, gente generalmente disistimata dal pubblico. Questo gruppetto ha preso da ultimo una decisione che molti considerano criminale e puramente ideologica: rifiutarsi di aderire all’iniziativa dell’UE per l’acquisto in comune di medicine e materiale di protezione, che consente notevoli risparmi. In sostanza, hanno anteposto l’odio per l’Europa all’interesse del Paese. E questo in un momento di crisi gravissima in cui politica e ideologie dovrebbero essere messi da parte in nome di un interesse comune che ormai riguarda tutta l’umanità.
Ovviamente la GB resterà fuori anche dal piano di salvataggio o ripresa dell’economia se e quando l’UE l’avrà finalmente definito.
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