L’accordo sul MES
Finalmente una buona notizia. I Ministri delle Finanze dei Paesi aderenti alla moneta unica (Eurogruppo) hanno trovato l’accordo sull’uso del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) sul quale, come si ricorderà, si discute da settimane se non mesi, con Conte all’inizio scettico ma poi convinto e l’opposizione antieuropeista sguaiatamente contraria. Il sistema entrerà in vigore a metà maggio. Ciò significa che i Paesi membri potranno ricevere crediti fino al 2% del loro PIL per far fronte alle spese sanitarie cresciute esponenzialmente a causa del Virus. Il prestito è a tasso d’interesse molto basso e rimborsabile in tempi lunghi.
Questo significa che somme che avrebbero dovuto essere dirottate all’emergenza sanitaria potranno essere destinate ad altre esigenze. Certo, ciò non risolve i problemi della nostra economia e del suo futuro, ma costituisce un aiuto di portata non indifferente (il 2% del nostro PIL rappresenta più di 30 miliardi di euro). Si capisce che la chiave vera sta su una ripresa a breve termine delle attività produttive e commerciali, sulle quali il Governo resta prudente (ma penso che dovrà per forza di cose allentare i freni, o il danno sarà grave).
L’importanza dell’accordo sul MES sta comunque nel fatto che i Paesi europei alla fine sanno trovare la solidarietà necessaria e l’Europa torna a farsi sentire presente.
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