Italia delle Regioni
“Accordo raggiunto fra Governo e Regioni sulla Cassa integrazione in deroga”, lo ha annunciato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, che ha siglato il 13 maggio con il Governo – rappresentato dal Ministro per gli affari regionali, Francesco Boccia e il ministro del lavoro e delle politiche sociali, Nunzia Catalfo – un accordo politico che ha spianato la strada alle norme in materia inserite del Decreto Legge Rilancio.
“L’obiettivo che ha accomunato Stato e Regioni è quello – spiega Bonaccini – di individuare procedure e strumenti che possano far arrivare nel più breve tempo possibile i soldi della cassa integrazione in deroga nelle tasche di chi ne ha diritto. In questo frangente abbiamo utilizzato buonsenso e responsabilità perché l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno in questa fase è un pericoloso scaricabarile”.
Dopo la riunione fra alcuni rappresentanti della Conferenza ed i ministri Francesco Boccia e Nunzia Catalfo si è convenuto dunque sull’opportunità di condividere un accordo con il Governo per inserire nel “Decreto Legge rilancio” una norma che elimini passaggi superflui. Anche perché le procedure normali per la concessione della cassa integrazione in deroga sono complesse e pensate per crisi di mercato settoriali, non certo per un blocco totale delle attività produttive ed economiche causato da una pandemia.
Quindi, “Vista la situazione emergenziale determinata dal Covid-19 e viste, in particolare, le ricadute occupazionali dell’emergenza in corso” – si legge nell’accordo – si è ravvisata la necessità e l’urgenza di garantire ai lavoratori che si trovano difficoltà misure e risposte in tempi rapidi. Per questo è emersa – si legge sempre nel documento firmato da Governo e Regioni – la comune volontà di collaborare per la semplificazione delle procedure, per la soluzione dei problemi e per la riduzione delle tempistiche con l’unico obiettivo di garantire un adeguato sostegno ai lavoratori colpiti dall’emergenza”.
Governo e Regioni convengono quindi sull’opportunità di “modifiche che evitino passaggi ridondanti, incaricando al contempo un unico soggetto responsabile ad espletare pochi e veloci passaggi”. Per questo “Concordano nell’individuare nell’Inps il soggetto autorizzatore ed erogatore di tutti gli ammortizzatori sociali per l’emergenza Covid, cassa in deroga compresa, ferme restando le specificità delle Province autonome di Trento e Bolzano”. Fare presto e bene, superando pastoie burocratiche.
Tra le osservazioni dell’Associazione dei comuni italiani Anci sul decreto legge ci sembrano significative quelle relative alle Infrastrutture, agli Investimenti e all’ istruzione, che riportiamo in sintesi, valutando che non si dispone ancora del testo definitivo del Decreto Legge “Rilancio.”
ISTRUZIONE – Finanziamento dei centri estivi 2020 e contrasto alla povertà educativa (Art.112) – Viene previsto per l’anno 2020, un’integrazione del Fondo per le politiche della famiglia per un importo pari a 150 milioni di euro, affinché sia erogato ai Comuni per il potenziamento, anche in collaborazione con istituti privati, dei centri estivi diurni, dei servizi socioeducativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa, durante il periodo estivo, per le bambine e i bambini di età compresa tra 3 e 14 anni. Lo stanziamento è, altresì, finalizzato a contrastare la povertà educativa, mediante il finanziamento di progettualità miranti a questo scopo durante il periodo di emergenza e per quando sarà terminata e il lockdown gradualmente sospeso, al fine di recuperare il tempo perso in termini di offerta educativa e culturale. Le modalità di ripartizione del suddetto fondo sono stabilite con decreto che ripartisce gli stanziamenti riservando la misura del 10 per cento per il finanziamento dei progetti volti a contrastare la povertà educativa e la restante quota al potenziamento dei centri estivi e dei servi socioeducativi. Il decreto indicato è adottato previa intesa in Conferenza Unificata.
Misure di sostegno economico al sistema integrato da zero a sei anni (Art.224) – Si incrementa, per l’anno 2020, di 15 milioni di euro il fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione. Ai soggetti che gestiscono in via continuativa i servizi educativi e alle istituzioni scolastiche dell’infanzia non statali è inoltre previsto un contributo di 65 milioni di euro nell’anno 2020, a titolo di sostegno economico in relazione alla riduzione o al mancato versamento delle rette o delle compartecipazioni comunque denominate, da parte dei fruitori, determinato dalla sospensione dei servizi in presenza.
RISORSE PER INVESTIMENTI – Attualizzazione di contributi pluriennali tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e operazioni finanziarie per gli investimenti dei Comuni (Art. 209 quinquies) – Vengono anticipate risorse previste dalla legge di bilancio per il 2019 a favore dei Comuni per spese di investimenti. Trattasi di circa potenzialmente 4 miliardi di euro per investimenti finalizzati allo sviluppo sostenibile e infrastrutturale del Paese, in particolare nei settori dell’edilizia pubblica, inclusi manutenzione e sicurezza ed efficientamento energetico, della manutenzione della rete viaria, del dissesto idrogeologico, della prevenzione del rischio sismico e della valorizzazione dei beni culturali e ambientali.
Incremento del Fondo di sostegno alle attività economiche nelle aree interne a seguito dell’emergenza Covid-19 (Art.233).
Misure per sicurezza e protezione nelle istituzioni scolastiche statali e per lo svolgimento in condizioni di sicurezza dell’anno scolastico 2020/2021 (Art. 222) – Viene incrementato il fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche di 331 milioni di euro per il 2020 per sostenere e contribuire alla ripresa dell’attività scolastica in presenza in condizioni di sicurezza. L’assegnazione delle risorse avviene entro 10 giorni dall’entrata in vigore della norma ed entro il 30 settembre 2020 le istituzioni scolastiche devono provvedere alla realizzazione degli interventi o al completamento delle procedure di affidamento degli interventi. Inoltre si prevede lo stanziamento di 39,2 milioni di euro per assicurare alle istituzioni scolastiche statali e paritarie, nell’ambito delle attività in presenza connesse all’espletamento dell’esame di stato per l’anno scolastico 2019/2020, di effettuare interventi di pulizia degli edifici.
Edilizia scolastica (Art. 223) – Si intende semplificare le procedure di approvazione e di autorizzazione dei mutui BEI a valere sulla programmazione triennale nazionale per garantire in questa delicata fase emergenziale la liquidità necessaria sia agli enti locali sia alle imprese. Infatti si dispone che tutte le eventuali variazioni ai singoli interventi siano disposte, invece che con decreto interministeriale, con il solo decreto del Ministro dell’istruzione, sentito il Ministero dell’economia e delle finanze per eventuali profili di carattere finanziario. Inoltre si intende semplificare la procedura delle scuole innovative e la procedura per consentire l’immediata conclusione dell’adozione degli atti e dei decreti di assegnazione delle risorse in materia di edilizia scolastica.
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