Italia delle Regioni
Bene la ripartenza, ma occorre responsabilità e precauzione per la riapertura delle attività commerciali. “Se i ristoratori e i gestori dei bar avranno l’esenzione della tassa sull’occupazione del suolo pubblico per sei mesi e se potranno aumentare la superficie occupata dai tavolini con procedure di autorizzazione più veloci, procedure che lavoriamo per rendere ancora più semplici, sarà merito dei sindaci. Quando rivendichiamo un ruolo è questo che chiediamo: poter scrivere insieme con gli altri livelli istituzionali norme, provvedimenti, regolamenti che si fondino sulla base della nostra esperienza quotidiana. Noi conosciamo e viviamo le difficoltà che vivono i cittadini così come gli operatori del commercio. E poi siamo noi sindaci a dover far rispettare quelle regole”. Lo dichiara il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro.
Dalla riapertura generalizzata dei negozi, lo scorso lunedì 18 maggio, molti sindaci hanno espresso preoccupazione per gli assembramenti soprattutto di giovani e nelle zone più calde della movida cittadina. “Sono preoccupato io, sono preoccupati i miei colleghi – dice Decaro – perché, di fatto, il nuovo decreto ha dato una sensazione di ‘liberi tutti’. Ora o ciascuno di noi, a cominciare dai ragazzi, interpretiamo questa libertà con senso di responsabilità, applichiamo le regole sul distanziamento sociale, pensiamo al fatto che comportamenti irresponsabili mettono a rischio non solo la nostra salute individuale ma anche quella delle persone più fragili che abbiamo care, oppure saremo costretti a chiudere di nuovo i locali, con il danno anche economico che questo comporterebbe”.
Un’eventualità da scongiurare con ogni mezzo. E il presidente dell’Anci avanza una proposta, rivolge una chiamata alla responsabilità anche nei confronti degli operatori dei locali. “Mettete a disposizione dei clienti, insieme al cocktail che servite loro, una mascherina. È illusorio pensare che possa essere esercitato un controllo da parte delle forze dell’ordine per ogni cittadino. Siamo in una nuova fase, c’è una maggiore libertà di movimento. La mascherina e il distanziamento sono le uniche difese dal contagio che ci permetteranno di evitare un nuovo più doloroso e pericoloso lockdown”.
Provvidenze per i Piccoli Comuni. Lo annunciano il presidente e il vicepresidente dell’Associazione dei Comuni, Antonio Decaro e Roberto Pella. “Sono in arrivo i 160 milioni attribuiti ai piccoli Comuni dalla legge Realacci. Abbiamo ricevuto rassicurazioni in tal senso dal Governo in occasione della conferenza Stato-città”. “Si tratta di un fondo che, con gli accantonamenti di questi anni, ammonterebbe a circa 160 milioni di euro e che, soprattutto in questo periodo emergenziale, darebbe un aiuto concreto a chi più soffre la crisi e ha meno mezzi per farvi fronte” rileva il vicepresidente vicario Pella.
“Gli amministratori comunali degli enti, dal più piccolo al più grande, hanno bisogno di sostegno per far fronte all’emergenza che si è abbattuta su tutti noi. Proprio come un’impresa, un Comune ha un bilancio che si compone di entrate e uscite. E innegabilmente, con il lockdown, le nostre entrate hanno subito una contrazione rilevante. E’ quindi tanto più importante che tutte le misure finanziarie, anche quelle precedenti all’emergenza, siano disponibili rapidamente e spendibili con iter snelli e veloci”.
Edilizia scolastica: spendibili 855 milioni di euro in 5 anni per manutenzioni straordinarie ed efficienza energetica. Accelerare e semplificare le procedure per permettere a Province e Città metropolitane di potere investire, nel più breve tempo possibile, gli 855 milioni in 5 anni per gli interventi di manutenzione straordinaria e incremento dell’efficienza energetica delle 7.400 scuole superiori, previsti dalla Legge di bilancio 2020.
Queste le richieste che il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, e il presidente di UPI Michele de Pascale, hanno presentato alla Conferenza Stato Città presieduta dal Sottosegretario Achille Variati, e che sono state accolte dal Governo, e in particolare dalla Viceministra all’istruzione Anna Ascani.
“In queste settimane – hanno detto i presidenti – grazie a un percorso positivo di collaborazione intrapreso con il Ministero dell’Istruzione, siamo riusciti a recuperare un ritardo iniziale e oggi con l’intesa sul DPCM che stabilisce i criteri e le modalità di riparto dei fondi, abbiamo avuto l’impegno del Governo ad emanare il Decreto Interministeriale con il riparto delle risorse per le prime 5 annualità, dal 2020 al 2024, per un ammontare complessivo di 855 milioni nei prossimi giorni. L’obiettivo di Province e Città Metropolitane – concludono Decaro e de Pascale – è di riuscire ad effettuare gli interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle scuole prima dell’inizio dell’anno scolastico. Una sfida complessa, ma essenziale per preparare le scuole superiori al meglio al rientro dei 2milioni e 500 mila studenti all’avvio del nuovo anno scolastico”.
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