2 giugno: giovani, Costituzione, Capo dello Stato
Dalla Costituzione italiana del 1948, nata dal referendum istituzionale a suffragio universale che scelse la Repubblica il 2 giugno 1946, i ragazzi fanno discendere i principi costituzionali nel tempo presente della Ripartenza dall’emergenza sanitaria: servizio sanitario e socio assistenziale, legalità, didattica a distanza e utilizzo dei social come antidoto alle solitudini, alternanza scuola-lavoro e inserimento nell’attività lavorativa futura, maggiore valorizzazione dei meritevoli, maggiore tutela di ambiente e beni culturali, con l’insostituibile ruolo del Volontariato che ha visto moltissimi giovani impegnati nel pieno dell’emergenza coronavirus nell’aiuto agli anziani, nei servizi domiciliari di cibo e medicinali.
Il periodo emergenziale e post pandemia ha visto molti giovani esercitarsi nella palestra dell’apprendimento e dell’educazione alle “Virtù civiche” per un impegno di Valori per il Bene Comune. Da parte dei giovani nel periodo della Pandemia si e’ concretizzato un significativo impegno di “cittadinanza attiva”, di giovani volontari nelle associazioni che hanno assistito a casa tanti anziani, di giovani medici, ricercatori e infermieri che hanno combattuto il virus a fianco dei colleghi più esperti.
Il mondo della scuola, anche con le grandi difficoltà della didattica a distanza e le limitazioni alla vita di relazione, ha visto insegnanti ed alunni come parte attiva dell’impegno solidale della società civile, che si esprime concretamente sui temi di rilevanza costituzionale, in una forma di apprendimento ed educazione alle “Virtù pubbliche” di impegno per il Bene Comune, da riaffermare nella Ripresa
La scuola, anche con didattiche innovative, rappresenta uno degli strumenti fondamentali di crescita dei cittadini di domani: per l’art. 34 la scuola è aperta a tutti, deve dare pari opportunità ai capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, per raggiungere i gradi più alti degli studi.
Il valore del lavoro (in questo periodo esercitato “da remoto” o in modalità nuove, con periodi di Cassa integrazione guadagni che speriamo presto non più necessari per la ripresa economico-produttiva) e’ affermato nell’art. 35 della Costituzione, inteso in ogni forma autonoma, dipendente, imprenditoriale o professionale, come realizzazione della dignità della persona – in situazione di pari opportunità per tutti i giovani – e per concorrere al progresso socio-economico della nazione, iniziativa economica imprenditoriale e partecipazione dei lavoratori al progresso socio-economico del Paese art. 41.
Lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica (art. 9 della Costituzione), la salvaguardia del patrimonio storico-artistico, dell’ambiente e del paesaggio con il concorso insostituibile dei giovani, organizzati ed impegnati nei vari gruppi di volontariato culturale, socio assistenziale e civile.
La scuola ed in particolare gli Enti locali, regioni e comuni possono e devono incrementare, in collaborazione con le famiglie, la partecipazione dei giovani alla vita politica e amministrativa locale, facilitando anche la conoscenza, da parte dei giovani, dell’attività e delle funzioni dell’ente locale, degli istituti di partecipazione pubblica nelle organizzazioni di volontariato socio-assistenziale in favore di chi ha bisogno, di rappresentanza politica e sindacale .
Il presidente Sergio Mattarella subito dopo la sua elezione, nel discorso di insediamento davanti alle Camere, ha delineato un decalogo del suo impegno di custode della Costituzione, più volte ribadito in varie occasioni. E nel delineare tale “decalogo” di custode della costituzione repubblicana, ha citato:
Prioritariamente il diritto allo studio dei ragazzi con una scuola rinnovata che conferisca un reale diritto al futuro dei giovani, l’impegno delle istituzioni ad ogni livello per un diritto effettivo al lavoro, una cultura diffusa, con il superamento del divario digitale; l’ispirazione ad un amore e una sempre più approfondita conoscenza dei tesori ambientali e culturali dell’Italia, il ripudio della guerra e la promozione della pace e del dialogo tra le Nazioni; il riconoscimento dei diritti del malato, il dovere della contribuzione alle spese dello Stato e della correttezza nel pagamento dei tributi, con una giustizia amministrata in tempi rapidi e certi, la tutela della pluralità e della libertà dell’informazione.
Mattarella ha poi espresso un forte auspicio affinché la donna non soffra la paura di violenze e discriminazioni e sia dato il giusto sostegno alla famiglia come fondamento della società civile; i valori della Libertà affermati con la Resistenza e la lotta alle mafie ed alla corruzione e l’impegno per la crescita economica in Europa e nel mondo.
Al ricordo del sacrificio di tanti eroi della Libertà e Giustizia Sociale il presidente Mattarella ha associato l’impegno per la diffusione di un forte senso della Legalità e, citando l’impegno forte di denuncia e testimonianza di papa Francesco, la lotta alle mafie ed alla corruzione, definita “cancro pervasivo” della democrazia. Il Capo dello Stato ha inoltre elogiato e incoraggiato l’impegno delle Forze dell’Ordine e dell’Esercito nella lotta alla criminalità organizzata.
Il Presidente Mattarella ha più volte affermato l’impegno europeista dell’Italia ed un’Europa più attenta e solidale nei confronti delle reali esigenze dei cittadini, attraverso il sentimento della speranza per unire sempre di più l’Europa vista come Istituzione da cui ripartire, con l’affermazione in ambito europeo dei diritti di cittadinanza e appartenenza, libertà e sicurezza, per riprendere un cammino di sviluppo dopo la drammatica esperienza della pandemia.
Buona Festa della Repubblica!
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