Italia delle Regioni

“La riapertura delle scuole a settembre comporterà molte criticità, ma è indispensabile e noi non ci tiriamo indietro”. Questa la posizione dei Comuni Italiani illustrata dal presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, al presidente del Consiglio Conte e ai ministri Azzolina e De Micheli al termine dell’incontro tra governo, enti locali e parti sociali sulla ripresa della scuola. “Abbiamo fatto presente al governo una serie di necessità urgenti: sblocco dell’assunzione di personale, certezze su risorse per interventi rapidi di edilizia scolastica, riorganizzazione dei servizi di mensa e trasporto, un vero piano dei tempi che consenta di evitare gli spostamenti si concentrino nelle ore di punta”.

Le scuole dell’infanzia comunali vengono fuori da una situazione di carenza di organico, per effetto della riduzione del turn over, già precedente all’emergenza. “Solo attraverso norme e risorse mirate – spiega Decaro – potremo continuare a garantire il servizio che richiede più personale e spazi diversi per mantenere il distanziamento sociale”. Alcune misure urgenti sintetizzate dal presidente dell’Anci: deroghe ai limiti di assunzione a tempo determinato, proroga delle graduatorie in scadenza a settembre 2020, possibilità di affidare incarichi temporanei annuali agli educatori per i servizi educativi per l’infanzia e relative risorse per sopperire alla carenza di organico che sarà acuita dalle norme per contenere i rischi di contagio; riorganizzazione dei servizi di refezione (che significa intervenire sia sulla preparazione sia sull’erogazione) e sul trasporto scolastico, servizi che accresceranno i costi a carico dei Comuni; chiarezza sulla disponibilità finanziaria per gli interventi leggeri nelle scuole indispensabili ad assicurare il distanziamento.

“Rispetto agli interventi di edilizia scolastica, le risorse attualmente disponibili per gli enti locali – ha continuato Decaro – ammontano a 360 milioni: non sono sufficienti. Per questo abbiamo già predisposto un emendamento al dl Rilancio in corso di conversione: considerando un costo medio di ventimila euro, eseguire questi interventi leggeri nei 28 mila edifici tra scuole dell’infanzia e primarie, indispensabili per far ripartire l’attività scolastica in presenza, richiede 620 milioni complessivi”.

In ambito balneazione sicura, Antonio Decaro presidente dei Comuni Italiani e’ drastico sul rispetto del distanziamento sulle spiagge libere: “Basta decisioni sulla testa dei sindaci, Brusaferro dell’Istituto Superiore di Sanità venga a controllare con noi. La storia, puntualmente, si ripete. Qualcuno decide regole complicate senza coinvolgerci e poi scarica su noi sindaci la responsabilità della loro applicazione. Questa volta si tratta dell’Istituto Superiore di Sanità, che affida a noi il compito impossibile di far rispettare, sulle spiagge libere, le nuove regole del distanziamento. Nonostante sia noto che non abbiamo nemmeno le risorse per continuare a pagare i servizi essenziali che non abbiamo potere decisionale e che il controllo spetti alle forze dell’ordine”. E quanto afferma Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci.

“Insomma – sottolinea – ci sottraggono il potere di decidere ma in cambio ci danno la responsabilità dell’efficacia di decisioni altrui. Non mi rimane che invitare il presidente Brusaferro a venire con noi sindaci sulle spiagge. Ci aiuterà lui a misurare il metro e mezzo di distanza tra una sdraio e un telo da mare, a controllare che il costruttore del castello di sabbia sia a distanza regolamentare dal giocatore di racchettoni, a calcolare la circonferenza entro cui va inscritto ogni singolo ombrellone. Io, nonostante la mia laurea in ingegneria, posso già anticipargli che avrò parecchie difficoltà a controllare le tante affollate spiagge della mia città che si sviluppa su 42 chilometri di costa. Scrivere prescrizioni è molto semplice. Provare a farle rispettare su tutte le spiagge d’Italia – conclude Decaro – è come svuotare il mare con un secchiello bucato”.

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