A tu per tu con le Ninfee di Monet

È il 1883 quando il celebre pittore francese Claude Monet, uno dei maestri dell’Impressionismo, si trasferisce da Parigi in una piccola casa colonica nella vicina Giverny dove riesce a realizzare un suo grande sogno: realizzare un giardino ispirato alla tradizione giapponese con tanto di ponticello e uno stagno arricchito da ninfee. In quel contesto bucolico, Monet dà vita al cosiddetto Ciclo delle Ninfee poiché le dipinge ben 250 volte non essendo mai soddisfatto del risultato ottenuto.

Il dipinto Le ninfee in mostra ora al Palazzo Ducale di Genova e proveniente dal Musée Marmottan Monet di Parigi, è stato realizzato tra 1916 e il 1919. Così come sono stati rappresentati dall’artista, i fiori acquatici rappresentano un “mondo fluttuante”, in cui non si distingue dove finisce l’acqua e dove comincia la terra ed il cielo ad ulteriore conferma della sua cifra impressionistica.

Dal 12 giugno al 23 agosto il Palazzo Ducale offre l’occasione di fare una visita particolare: restare a tu per tu con l’opera di Monet per alcuni minuti, in completa solitudine o con qualche familiare, per ammirare da vicino uno dei quadri più famosi del grande pittore impressionista. L’iniziativa, nata dalla necessità del distanziamento sociale, è denominata 5 minuti con Monet ed è promossa dalla Fondazione Palazzo Ducale in collaborazione con Arthemisia, Musée Marmottan Monet di Parigi e il Comune di Genova.

Un’idea innovativa, nata da una limitazione, che permette di immedesimarsi nelle opere senza l’affanno o l’ansia di dover cedere la visuale ad altri visitatori. Un’esperienza unica ed emozionante considerando infatti che in genere i musei sono affollati e per questo non si può sostare più di tanto davanti alle opere.

Uno straordinario appuntamento reso possibile anche grazie alla collaborazione di un gruppo di estimatori del Palazzo Ducale composto da Sandro Veronesi, Carlo Cracco e Ivano Fossati i quali, con Leo Lecci, hanno realizzato una pubblicazione che aggiunge valore all’iniziativa.

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