Il vero cambiamento

Il mondo è ancora molto orientato al maschile. È un problema culturale che ha antiche radici. Gli ultimi due secoli hanno visto iniziare un cambiamento lento ma inarrestabile. Quello che siamo ora lo dobbiamo a tante donne spesso dimenticate che hanno lottato per farci arrivare alle libertà dei nostri tempi. La strada è ancora lunga ma non lunghissima. Adesso è il momento di far emergere i talenti, le idee concrete, non di perdersi dietro a slogan; bisogna lavorare con intelligenza e merito; noi non vogliamo quello che ci spetta per appartenenza di genere, lo vogliamo perché possiamo fare meglio, perché quelle di noi davvero in gamba potrebbero fare la differenza.

Questo sarebbe un vero cambiamento. Insieme a una rivoluzione culturale che non ci veda più principesse addormentate in attesa di essere baciate da un principe azzurro ma donne in grado di affrontare consapevolmente e con coraggio la vita di tutti i giorni. Noi Italiani siamo gli ultimi in Europa per l’occupazione femminile e, come non bastasse, quando le donne lavorano svolgono mansioni per cui sarebbe sufficiente un titolo di studio più basso di quello che possiedono. In più, il 48,2% degli italiani è convinto che le donne per raggiungere gli stessi traguardi degli uomini debbano studiare di più.

Questo va combattuto e cambiato, è una mentalità molto reazionaria e conservatrice sul tema femminile. Un cambiamento che sicuramente aiuterà le donne a sfuggire alla violenza, a volte generata proprio da modelli antichi dove i ruoli sono maschio-padrone e donna-oggetto.

Una diffusione già dall’infanzia del pensiero femminile, che porta grazia, compassione, praticità, senso critico e tanta voglia di fare. Certo è che servono anche gli strumenti, leggi ad hoc semplici e fruibili da tutte. Ma l’inizio del cambiamento è sempre culturale; a mio avviso deve cominciare con un movimento di pensiero articolato e diffuso già alle scuole primarie, che possa scardinare stereotipi e pregiudizi.

Per essere un leader non è solo necessario un titolo, così come avere un titolo non fa di te un leader. Per esserlo bisogna essere capaci, avere a cuore le problematiche di tutti, voler cambiare sul serio le cose e lavorare duramente per ottenere risultati. Noi donne siamo il cambiamento, quello vero.

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