Prima di lunedì (Film, 2016)
Commedie italiane contemporanee, ovvero il niente formato cinema in confezione televisiva. Per fortuna gli attori sono bravi, altrimenti questo Prima di lunedì di Massimo Cappelli non si reggerebbe, vista la fotografia anonima, la regia inesistente, gli effetti speciali digitali disturbanti e la sceneggiatura prevedibile.
Massimo Cappelli è un regista che comincia bene, autore di cortometraggi interessanti, riceve un premio a Berlino per Toilette (1999), poi si dedica alla misura lunga con toni da commedia (Il giorno più bello, Non c’è due senza te), fino a questo Prima di lunedì, il suo film più commerciale. Commedia on the road, solo nelle intenzioni, ché non ci si muove mai da Torino, a parte il finale (e una breve sequenza telefonica) in una pescheria del lungomare di Torre del Greco, dove i protagonisti dovrebbero arrivare.
Noir comico, con un Salemme mattatore nei panni di un boss che ama la bellezza, ruba capolavori artistici e poi li rivende, tiene in casa un Tiziano per ricordare a sé stesso che l’Italia è una grande terra. Non solo, odia la Francia, dice che il prosecco è superiore allo champagne, non sopporta la panna nei sughi, rimpiange la figlia lontana e scatena la sua ira contro chi deturpa la bellezza. Buoni i comprimari, dal diligente Troiano (coautore di soggetto e sceneggiatura) passando per il brillante Di Maria e la convincente Stella, terzetto che per un caso fortuito viene incaricato di consegnare un gigantesco uovo (di cioccolato?) a Torre del Greco. Sandra Milo è molto brava in una parte che ricorda la sé stessa sciroccata d’un tempo, innamorata di un ragazzo che potrebbe essere suo nipote, allucinata frequentatrice di un circo che piaceva tanto a un amico. Martina Stella è bella e solare come sempre, il suo limite è che non riesce ad andare oltre il solito personaggio da ragazza innamorata e da bionda fatale.
Cappelli trova il modo di citare Fellini, oltre a far vedere mezza Torino, con straordinarie panoramiche cittadine, persino dei luoghi cari a Dario Argento (Profondo Rosso). Colonna sonora quasi più fastidiosa e inutile della fotografia fotocopia di altre decine di film italiani contemporanei. Da vedere solo in televisione, perché al cinema verrebbe voglia di chiedere indietro i soldi del biglietto.
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Regia: Massimo Cappelli. Genere. Commedia. Durata: 90’. Soggetto e Sceneggiatura: Massimo Cappelli, Fabio Troiano, Beppe Lo Console. Fotografia: Marcello Montarsi. Montaggio: Luciana Pandolfelli. Musiche: Fernando Alba. Scenografia: Walter Caprara. Costumi: Laura Costantini. Produttore: Massimiliano Leone, Valentina Di Giuseppe. Casa di Produzione: Lime Film. Distribuzione: Koch Media. Interpreti: Vincenzo Salemme (Carlito), Fabio Troiano (Marco), Andrea Di Maria (Andrea), Martina Stella (Penelope), Sandra Milo (Chanel)Sergio Muñiz (Blanco), Antonio Guerriero (Antonio).
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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]