Italia delle Regioni
Condividere l’orizzonte della programmazione delle politiche di welfare, nell’ambito dei temi della salute e dei sevizi socio-assistenziali sui territori per affrontare le criticità emerse, con tutta la loro centralità, nella emergenza Covid 19, individuando nei territori il perno intorno a cui costruire risposte ai bisogni di salute e di sicurezza sociale delle comunità. In questo contesto si inserisce l’Accordo di Programma siglato dai Presidenti di Anci e Federsanità – Confederazione Federsanità Anci regionali presentato a Roma nell’ambito della Conferenza dei Presidenti delle Anci regionali allargato agli organismi delle rispettive Associazioni.
“Durante la crisi per l’emergenza Covid 19 è emerso in tutta la sua evidenza il ruolo della sanità di prossimità e dei Sindaci nell’affrontare in prima persona le criticità esplose sui territori. Ciò conferma come oggi il tema della salute ruoti intorno al valore ed ai concreti bisogni della comunità. Questo vuol dire partecipazione, condivisione degli obiettivi, integrazione operativa dei servizi di prevenzione e di assistenza alla persona – ha detto Tiziana Frittelli Presidente di Federsanità e Commissario straordinario del Policlinico Tor Vergata di Roma – essendo ormai comprovata l’interazione tra stato di salute, livello economico e sociale, livello di povertà e di deprivazione.
In questo contesto la sinergia tra governance delle aziende sanitarie e rappresentanza degli enti locali appare essenziale e strategica per la promozione di corretti stili di vita e benessere diffuso, così come nelle attività di prevenzione e di presa in carico. In campo sanitario è necessario, infatti, far fronte ai problemi più rilevanti sotto il profilo dell’incidenza epidemiologica, della complessità clinica, delle non autosufficienze, delle dipendenze e trovare le soluzioni organizzative pertinenti sotto il profilo della personalizzazione delle cure, della domiciliarità, della proattività, dell’integrazione tra assistenza sociale e sanitaria.
Il Sindaco è la prima autorità alla quale il cittadino si rivolge per i propri bisogni, il Covid ce lo ha insegnato. In questo ruolo deve poter dialogare con il mondo sanitario per condividere programmazione delle risposte in termini di servizi e presa in carico, in maniera consapevole, responsabile e proattiva e quello che è accaduto in questi mesi di emergenza Covid nella collaborazione virtuosa sui territori, e a livello nazionale, rappresenta un’anticipazione delle potenzialità contenute nell’Accordo di Programma”.
L’Accordo quadro tra Anci e Federsanità indica le linee guida delle attività comuni da svolgere sui territori, nella valorizzazione delle migliori pratiche realizzate e sulle proposte da portare ai tavoli istituzionali anche nella prospettiva di riforma e di implementazione del Servizio Sanitario nazionale, con la messa in risalto del ruolo primario svolto dagli organismi territoriali e dai Sindaci, nella logica del «one health» ovvero affrontare i bisogni delle popolazioni, soprattutto quelle più fragili e vulnerabili, sulla base dell’intima relazione tra la loro salute e il contesto ambientale e socio-economico in cui vivono, considerando l’ampio spettro di determinanti che da questa relazione emerge. In pratica passare da una visione di presa in carico della sanità a quella della salute in senso più ampio.
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