Oversize

Teresa Bellanova, Ministra della Repubblica italiana appena nominata dal nostro Capo dello Stato, sui giornali fu subito etichettata come over, cicciona insomma, in un abito bluette che forse non le donava ma che a lei piaceva tanto. Se fosse stata uomo, anche se avesse pesato 200 kg, a nessun giornalista sarebbe venuto in mente di scrivere “il ministro oversize” o perle simili. Invece, dato che è donna, giù critiche e insulti. Come sempre le donne hanno un trattamento diverso; se diventano qualcuna, se per caso vengono nominate in posizioni di spicco, subito ci si affanna a sciorinare quanti figli hanno, se li hanno, come si vestono, come si pettinano, addirittura interviste ai loro parrucchieri.

E grandi complimenti se hanno famiglie numerose della serie brava che sei riuscita oltre a fare la mamma anche a diventare Ad di questo o quello. E se si è belle, si fa la fine della povera Boschi spiata in ogni dove e oggetto di ammiratori ammiranti. Ho visto titoli di giornali da buco della serratura che titolavano “il bacio di…”. Questo genere di trattamento viene riservato ai VIP donna o omosessuali. Tipo, l’attenzione nervosa che adesso si riserva agli amori di Casalino. Ma saranno affari suoi? No, pare proprio di no.

Torniamo a noi donne. Chi ha deciso, dopo decenni di donne prosperose immortalate dai pittori più importanti del nostro passato, chi ha deciso che magro era il canone estetico giusto? Io sono una ragazza degli anni settanta; a 12 anni ero già alta 1,75 e avevo un paio di spalle da nuotatrice. Le mie coetanee, molte di loro, erano degli scriccioli ma io non mi sono mai sentita fuori luogo; eppure c’era di che nutrirsi psicologicamente per affrontare disagi di ogni genere tipo quello di essere sempre all’ultimo banco, ultima della fila e via dicendo. Io me ne fregavo, ero carina e anche se non taglia 40 facevo la mia figura. Perché in quell’epoca c’era una tipa che si chiamava Gamberetto a rovinare la vita a ragazzine come me cresciute a pane e bucatini.

Adesso, ancora si seguono questi canoni a quanto pare. Un giornaletto argentino ha scritto sulla sua copertina riferendosi alla primogenita della Regina Maxima d’Olanda “ecco la primogenita con un look plus size indossato orgogliosamente”. Allora mi chiedo, perché? Chi ha deciso intanto che lei ne sia orgogliosa? E poi chissenefrega se a quell’età pesa 50 o 80 ? Saranno fatti suoi? Tu giornalista del piffero perché decidi di etichettarla? Come se avesse voluto far notare che, anche se  sovrappeso, questo problema però lo porta con classe.

A me queste cose disturbano. E’ ora di finirla. Ma vi ricordate quella pubblicità che diceva Mi vuoi tutta ciccia e brufoli? Ecco, bisognerebbe rifarla però con un altro finale; lui dovrebbe rispondere all’imbecille in odore di anoressia “Io ti voglio e chissenefrega. Però invece di questa schifezza facciamoci due spaghetti”. E vissero tutti grassi e contenti alla faccia dei canoni estetici.

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