Un non romanzo su Massimo Troisi
Anna Pavignano fa rivivere Massimo Troisi in questo Da domani mi alzo tardi (edizioni e/o Tascabili, pp. 220, euro 10), un libro struggente e malinconico che sin dalla copertina è un omaggio al grande attore e un ricordo appassionato di una persona speciale. Il libro era uscito in prima edizione nel 2008, al prezzo di 16 euro, adesso viene ristampato nei Tascabili a un prezzo più contenuto (10 euro). La finzione letteraria parte dall’assunto che Troisi non è morto, ma si è ritirato in campagna per uscire dalle luci della ribalta. Quando torna, improvvisamente, si vede coinvolto da Anna (la sceneggiatrice) e Gaetano (il fratello) nella scrittura di un nuovo film che lui, come al solito, non vorrebbe fare perché non è convinto di doversi impegnare ancora.
Anna Pavignano mescola sapientemente ricordi di vita con Troisi ed elementi di fiction per costruire un non romanzo composto dalla biografia dell’attore-regista e da considerazioni personali sul carattere, sulle manie, sulle debolezze di un uomo. L’autrice conosce molto bene Troisi e scrive questa storia subito dopo aver curato per Cinecittà Holding il volume cinematografico Massimo Troisi. La Pavignano scrive insieme a Troisi film di successo come Ricomincio da tre, Scusate il ritardo, Le vie del Signore sono finite, Pensavo fosse amore e invece era un calesse e Il postino. Anna Pavignano racconta episodi, aneddoti, considerazioni e storie collaterali legate ai film e alla vita di Troisi, ma soprattutto scava nella storia d’amore tormentata che la vede legata per anni all’attore-regista napoletano. Nel libro c’è la casa sul mare dove la coppia si rifugia per scrivere il prossimo film, ma ci sono anche le rivali in amore che le contendono Troisi, le fughe di un uomo che non sa essere fedele, ma che torna sempre perché tra lui e Anna c’è un rapporto speciale.
Non credo che sia stato facile per Anna Pavignano scavare nel passato e far affiorare una storia autobiografica che la riguarda molto da vicino. Devo dire che l’ha fatto con dolcezza e trasporto e che il libro racchiude parti di pura poesia che descrivono una relazione amorosa con delicatezza e garbo. Massimo Troisi viene descritto a tutto tondo, con la sua immagine umana e passionale, con il suo carattere indolente ma buono, inconsapevole di ferire sentimenti e immerso senza convinzione in una realtà che lo ha consegnato alla storia del cinema. Troisi è un uomo del popolo, figlio di una casalinga e di un ferroviere, che scopre il successo per caso, grazie alle sue doti ma con un pizzico di fortuna. Resta sempre legato alle sue origini e non le rinnega, non cambia il suo carattere con il successo, conserva quello stupore e quel candore delle prime esperienze televisive (Non Stop) anche quando il pubblico gli tributa il successo. La sua debolezza sono le donne, non sa rinunciare, non sa dire di no quando una ragazza lo cerca, non vuole impegnarsi e fare una famiglia, tanto meno vorrebbe avere un figlio da una delle sue compagne.
Anna Pavignano ha conosciuto e amato Massimo Troisi e ci racconta la sua storia, scritta in terza persona, fatta di immagini come una sceneggiatura cinematografica, poetica e musicale come un libro di grande letteratura. Un libro da leggere e da amare.
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