Governo e vaccino
Il Ministro della Sanità, Speranza, ha dichiarato in Senato che le prime dosi del vaccino anti-Covid saranno disponibili entro la fine di quest’anno. Si tratta del vaccino prodotto dall’Università di Oxford (in parte con il contributo di una impresa italiana), che è attualmente nella fase 3 di sperimentazione. Si tratterebbe, se è vero, della prima luce di speranza in fondo al tunnel buio nel quale ci sentiamo tutti presi da marzo.
Purtroppo autorevoli esperti di virologia ritengono che il vaccino sarà disponibile solo a fine del 2021. Forse, però, una spiegazione parziale esiste: forse Speranza parla di un vaccino pronto dal punto di vista tecnico per fine anno, i virologi di un vaccino in grado di essere distribuito massicciamente, cioè in milioni di dosi, il che ovviamente non è la stessa cosa. Altrimenti, a chi credere? In questa circostanza, è difficile ignorare l’opinione di autorevoli esperti, ma dall’altro lato si sarebbe portati a dare fiducia al Governo. È difficile pensare che Speranza, anche se ha un passato piuttosto discutibile ai tempi di Renzi, abbia parlato questa volta a vanvera e senza l’accordo del Premier Conte, dimostratosi finora una persona piuttosto seria e non portata a illudere la gente (casomai, è stato accusato di inutile durezza da una parte becera dell’opposizione) e non ha motivi politico-elettorali personali per vendere fumo.
In altre parole, Conte non è Trump. E qui si impone una lunga parentesi per tornare, per quanto sgradevoli risulti, sull’irresponsabilità di questo Presidente USA, la cui sigla morale e politica sta, più ancora che nel razzismo, nell’incitazione all’odio e nella repressione poliziesca, nella continua menzogna. Dopo aver dichiarato che il virus sarebbe scomparso da solo, ora dice che a novembre il Paese starà molto meglio, questo mentre le cifre di contagi e morti negli Stati Uniti raggiungono, purtroppo, livelli da record e invece di agire per contrastare l’ondata diffonde opinioni false e fa polemica contro i veri esperti che le contrastano (il massimo esperto americano, Fauci, critico delle decisioni presidenziali, ha confessato di aver dovuto contrattare un’agenzia di sicurezza per proteggere sé stesso e i suoi familiari dopo aver ricevuto continue e gravi minacce). Inoltre, ha avallato nei suoi tweet le peggiori posizioni razziste e persino utilizzato simboli nazisti in un twitter poi ritirato. Tanto che Facebook ha soppresso molti dei suoi annunci, ritenendoli disinformativi, falsi e incitanti all’odio razziale.
L’ultimo segno di irresponsabilità, Trump l’ha dato sostenendo che i suoi generali (cosa smentita dal Pentagono) attribuivano l’esplosione nel porto di Beirut a una bomba (in chiare lettere, a un attacco terroristico). Pare una menzogna secondaria e non incidente sui fatti, ma dimostra l’attitudine trumpiana a gettare benzina sul fuoco. A memoria d’uomo, non c’è mai stato un Presidente USA così pericoloso per il suo paese e per la sicurezza dell’Occidente. Fa venire i brividi pensare che, per un diabolico scherzo della politica, possa essere rieletto o che, se perdente, possa e voglia rifiutare i risultati creando una situazione da colpo di Stato.
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