Giornate Europee del Patrimonio 2020
Come ogni anno ritorna puntuale l’appuntamento il 26 e 27 settembre con “Le Giornate Europee del Patrimonio” (European Heritage Days) voluta dal Consiglio d’Europa, dalla Commissione Europea e promossa dal Programma Europa creativa fin dal 1985.
L’intento e quello di promuovere il concetto e il valore della necessità di tutelare il patrimonio culturale in tutte la sue forme: storico, artistiche, identitario, di preziosità e insostituibilità del valore delle bellezze naturali, dell’ambiente, degli habitat naturali della terraferma, dei mari, delle montagne, in quanto fattori essenziali – la cultura e il patrimonio culturale – di sviluppo sociale e d economico oltre ad essere strumento tra i più importanti per cementare la coesione e il senso di unità e appartenenza della UE, nella consapevolezza che la diversità è una ricchezza che rende unica l’Europa nella sua cultura, nelle differenti identità e patrimoni da valorizzare dei singoli Paesi membri.
Promozione del valore dei patrimoni culturali che devono essere conosciuti, scoperti o riscoperti, incoraggiando, nel contempo, la partecipazione attiva a iniziative per la sua salvaguardia e tutela per essere tramandato alle future generazioni.
Si tratta di un Programma che, per la sua natura paneuropea, contribuisce a cementare il senso di coesione e unità tra i differenti Paesi membri UE, riunendo i cittadini e sottolineando la dimensione europeo e il valore e la preziosità di un “patrimonio culturale comune” tra i 50 Stati firmatari della Convenzione culturale europea.
Come da tradizione sono moltissimi le “ambientazioni” di preziosità culturali che vi aderiscono: musei, gallerie, aree e parchi archeologici, complessi monumentali, biblioteche, archivi, dando vita a un’offerta culturale estremamente variegata e diversificata. E moltissimi di assolutamente nuovi, che spalancheranno le proprie porte, quest’anno per la prima volta, se ne sono aggiunti.Luoghi normalmente inaccessibili per i visitatori.
E’ naturale che in tempi di Covid questo influenzasse i vari appuntamenti per la celebrazione delle Giornate del Patrimonio 2020. Molti dei coordinatori nazionali hanno per questo motivo di trasformare la sfida rappresentata dall’emergenza epidemiologica in un’occasione che potesse conferire un valore aggiunto in termini di creatività, aumentando così anche il numero dei visitatori ai diversi siti d’interesse culturale. Sono state per questo motivo messe anche on line, andando ad alimentare e creare un microcosmo digitale dedicato, video, gallerie fotografiche, tour virtuali, podcast, blog, webinar e altri eventi on line.
Il filo conduttore scelto quest’anno è: “Patrimonio ed Educazione: imparare la vita” per celebrare, appunto, la stretta correlazione e connubio sinergico che si rafforza e consolida a vicenda tra istruzione e patrimonio culturale. Educazione che, come dichiara Marija Pejcinovic Buric, Segretaria generale del Consiglio d’Europa, è sempre stata un elemento centrale sia per le Giornate europee del Patrimonio che per le Campagne di sensibilizzazione e valorizzazione realizzate dell’Unione Europea.
La chiave di lettura proposta passa dall’acquisire consapevolezza e letture interpretative di come “il latino” continua a vivere nella società moderna contemporanea, nella vita quotidiana ad esempio pensiamo al suo impiego nel diritto, nella scienza, nella tecnologia dei giorni nostri per arrivare alla “cultura digitale” a una digitalizzazione, che influenza oramai ogni aspetto della nostra vita di ogni giorno e che, soprattutto in frangenti particolari, come quello dell’emergenza epidemiologica da Covid 19 che stiamo vivendo, ci fa apprezzare la sua importanza e i vantaggi che può offrire per la promozione artistico-culturale, per il mondo del lavoro, del tempo libero in tempi di inattività forzata e d’altra parta indispensabile.
Le Giornate Europee del Patrimonio Culturale “#EuropeanHeritageDays” (EHD) dureranno fino a fine ottobre. Oltre 70.000 saranno gli eventi realizzati con un affluenza prevista di 30 milioni di visitatori.
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