Onward – Oltre la magia (Film, 2019)

In breve la trama, desunta dai credits: “Due fratelli elfi adolescenti, Ian e Barley, intraprendono un viaggio per scoprire se, tramite la magia, riescono a trascorrere un ultimo giorno con il padre, morto quando erano troppo giovani per ricordarlo”.

Non comprendo l’entusiasmo che ha scatenato questo Onward-Oltre la magia di Dan Scanlon, una specie di fantasy suburbano, cinema di animazione in puro stile Pixar, bloccato dalla pandemia e subito dopo diventato campione d’incassi negli States e in Europa. Forse sarà colpa dell’età, oppure aver visto troppi apologhi morali sulla morte prematura di un padre, mettiamoci dentro la mia idiosincrasia al fantasy, ma il film è stato solo capace di procurarmi un senso di fastidio, una sorta di noia mortale, con frequenti momenti di spossatezza molto prossimi a una feroce sonnolenza. Non mi sono affezionato ai protagonisti (due fratelli molto diversi tra loro), non mi hanno appassionato la figura materna, non mi ha fatto sorridere il compagno centauro di una madre vedova dalla battuta ripetitiva (Lavorate sodo o lavorate alla coque?). La storia non mi ha catturato, non sono riuscito a calarmi nelle presunte emozioni che avrebbero dovuto darmi i numerosi inseguimenti e un racconto strutturato come una pellicola on the road. Struttura da film fantasy con ricerca di un elemento magico che dovrebbe permettere di rivedere per l’ultima volta il padre, personaggi a metà strada tra una saga fantastica e il mondo urbano contemporaneo, tutto piuttosto confuso, forse come piace ai giovani spettatori.

Un film per ragazzi e niente più. Non vi aspettate di trovare massime eterne, né una storia che metta in primo piano insegnamenti morali. Il regista parte dal ricordo della morte del padre, realizza un fantastico che vorrebbe essere una via di mezzo tra l’avventuroso e il comico, ma fallisce su entrambi i fronti. Tra i motivi di interesse (sic!) alcuni doppiatori italiani: Sabrina Ferilli, Claudio Cecchetto, Fabio Volo. Alla fine della pellicola si è capito che senza la modernità (e un eccesso di connessione on line) forse si stava meglio, perché potevamo trovare un pizzico di magia nel quotidiano. Nonostante tutto i ragazzini (e non solo loro) continuavano a spippolare sui loro telefonini, tra il primo e il secondo tempo, persino durante la pellicola e subito dopo la parola FINE, senza curarsi di leggere i titoli di coda. Questo non è cinema. Per lo meno non è il mio cinema. Ho fatto voto di non andare più a vederlo. Con buona pace dei grandi incassi.

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Regia: Dan Scanlon. Paese di Produzione: USA. Durata: 114’. Genere: Animazione, fantastico, commedia, avventura. Sceneggiatura: Dan Scanlon, Jason Headley, Keith Bunin. Produttore: Kori Rae, Pete Docter. Casa di Produzione: Walt Disney Pictures, Pixar Animation Studios. Distribuzione: Walt Disney Pictures. Fotografia: Sharon Calahan, Adam Habib. Montaggio: Catherine Apple. Musiche: Mychael Danna, Jeff Danna. Titolo originale: Onward.

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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