Giovanna Giordano candidata al Nobel
La notizia è stata battuta da una agenzia il 24 settembre scorso riprendendo un comunicato emesso proprio dalla stessa scrittrice, Giovanna Giordano. Una delle quattro maggiori Università di Svezia ha proposto la sua candidatura al Premio Nobel per la Letteratura 2020.
Ora i suoi romanzi sono oggetto dell’attento studio della Commissione Nobel dell’Accademia. L’8 ottobre sapremo se la Giordano, dopo Luigi Pirandello e Salvatore Quasimodo, porterà nuovamente il Nobel della Letteratura in Sicilia.
Nata a Milano da genitori siciliani, da anni risiede in Sicilia dove la scrittrice e giornalista ha frequentato il Liceo Classico Maurolico di Messina. Vive a Catania, dove insegna all’Accademia delle Belle Arti.
La Giordano ha pubblicato finora quattro romanzi. Il primo, Cina cara io ti canto, presentato nel 1991 per il Premio Calvino su suggerimento di Gesualdo Bufalino, è selezionato fra gli undici finalisti. Con Trentaseimila giorni (1996) ha ricevuto il Premio Racalmare Sciascia. Ha fatto seguito, nel 1998, Un volo magico, tradotto in Germania da Lübbe. Infine, nel 2004, Il mistero di Lithian, è stato insignito del Premio Sciascia e presentato al Premio Strega 2005. Tutti (tranne il primo) sono editi da Marsilio.
Nel 2017 riceve il Premio Internazionale di Giornalismo Taormina Media Award André Gide. Si aggiungono decine i libri d’arte e cataloghi pubblicati. Sta attualmente lavorando ad un nuovo romanzo, una storia che inizia circa un secolo fa e che parla di mare e avventura.
Alla notizia della sua candidatura, la Giordano ha dichiarato: “La vita è piena di meraviglie. Riesce a stupirti sempre. Tutto può succedere. Ho ragione a credere nell’impossibile. I libri sono come messaggi nella bottiglia. Viaggiano e raggiungono chi vogliono loro”.
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