La Cina al MAO di Torino

La Cina in primo piano. Stavolta non per questioni sanitarie e neanche per parlare dell’antagonismo con gli USA, ma per motivi socio culturali. È stata infatti da pochi giorni inaugurata una mostra multimediale presso il Museo d’Arte Orientale di Torino (MAO), China Goes Urban, che racconta l’evoluzione del paese in termini di urbanizzazione. Il sottotitolo, La nuova epoca della città, sta ad indicare quel fenomeno continuo e apparentemente inarrestabile, cominciato negli anni ottanta, che ha cambiato il volto della Cina. E lo fa attraverso foto e video che testimoniano come numerose aree rurali siano diventate nel tempo centri urbani.

Negli anni ’70, nelle aree urbane abitava meno del 20% dei cinesi. Oggi vi abita il 60% della popolazione totale. L’esodo dalle campagne e dai piccoli centri sembra incontrovertibile determinando uno stravolgimento dei confini amministrativi in cui piccoli insediamenti e villaggi sono destinati a scomparire.

China Goes Urban non è solo un’esposizione, ma rappresenta anche una sfida contro il frequente pregiudizio nei confronti della potenza asiatica. L’obiettivo è sollecitare la curiosità dei visitatori e cerca di centrarlo proponendo al pubblico quattro interessanti temi: i processi di urbanizzazione, i frammenti urbani, il rapporto tra ambienti rurali e ambienti cittadini e le infrastrutture.

Certamente un percorso affascinante attraverso l’analisi dell’evoluzione urbana degli insediamenti cinesi, rivelandone tutte le innovazioni che li caratterizzano e che potrebbero portarci a ripensare il nostro concetto di città.

Realizzata dall’agenzia fotografica Prospekt con il Politecnico di Torino, in collaborazione con l’Università Tsinghua di Pechino. Percorso in sicurezza per i visitatori in totale osservanza delle misure obbligatorie anti Covid19. Fino al 14 febbraio 2021.

©Futuro Europa® Le immagini utilizzate sono tratte da Internet e valutate di pubblico dominio: per segnalarne l’eventuale uso improprio scrivere alla Redazione

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