Homo Googlis

E’ stato pubblicato dall’editore Efesto il nuovo libro di Gianni Dell’Aiuto, Homo Googlis, un testo in cui l’autore caratterizza e analizza questa strana nuova figura di abitante del pianeta Terra. L’Homo Googlis non è un termine negativo o offensivo, bensì il dato di fatto con cui già conviviamo: è un modello comportamentale nato dal nuovo modo di comportarsi, vivere e interagire online.

L’Homo Googlis come primo gesto al mattino controlla le notifiche sullo smartphone, è portatore di malattie che non esistevano prima dell’avvento di internet nel quotidiano, ad esempio la dismorfia da Snapchat e le fobie di perdere gli aggiornamenti sui gruppi social; per curare i sintomi di una malattia che si è diagnosticato da solo chiede informazioni sui social e si informa su Wikipedia invece di chiamare il proprio medico. L’Homo Googlis vuole sempre dire la sua su tutto perché si è attribuito il titolo di “laureato all’università della vita”.

L’autore, avvocato ma da sempre attento alle tematiche della Rete, in particolare la protezione dei dati personali, passa da Manzoni a Zuckerberg, da Bill Gates a Kipling, descrive Beppe Stizzosetti, un tipico Homo Googlis la cui vicenda lascia interrogativi inquietanti e, addirittura, scomoda Platone e la filosofia Greca come posto in evidenza nella prefazione di Francesco Saverio Vetere: che cosa c’entra la scienza fondativa della ragione con quest’uomo frutto di un uso incontrollato di internet? La risposta c’è, e partendo da Don Ferrante e arrivando a Wikipedia, prendiamo atto di come i creatori di Google hanno creato una nuova specie umana in meno di un quarto di secolo. A madre natura erano occorsi millenni per giungere all’Homo Sapiens.

Particolarmente forte la copertina di Chiara Scavuzzo che lancia un’immagine su cui riflettere.

©Futuro Europa® Le immagini utilizzate sono tratte da Internet e valutate di pubblico dominio: per segnalarne l’eventuale uso improprio scrivere alla Redazione

Condividi
precedente

Quattro falsità sui vaccini

successivo

Paolo Rossi

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *