Natale in casa Cupiello (Film Tv, 2020)
Edoardo De Angelis (Napoli, 1978) è un regista che conoscevamo per aver apprezzato nel nostro cineclub di fiducia – quando si poteva frequentare – pellicole ispirate come Indivisibili (2016) e Il vizio della speranza (2018). Natale in casa Cupiello è una sorta di sfida, da napoletano, nei confronti di un capolavoro assoluto della drammaturgia del Novecento, scritto e interpretato (per la prima volta nel 1931) dal grande Eduardo De Filippo. De Angelis sceneggia il soggetto teatrale insieme a Gaudioso, gira poche sequenze originali in esterno (la nevicata, l’acquisto di alcune statuette per il presepe, la passeggiata sulla scalinate), per affidarsi a dialoghi che ricalcano a grandi linee l’originale.
La storia è così nota che non ha senso raccontarla. Tutto si volge nei giorni che precedono il Natale, fino al pranzo della vigilia, che funge da detonatore di un conflitto latente. Luca Cupiello è un ingenuo padre di famiglia convinto che tutto vada bene, solo perché la moglie risolve i problemi e non lo fa preoccupare, ma il dramma è alle porte, con la figlia prediletta abbandonata dal marito che ha scoperto la sua relazione con un giovanotto. La famiglia Cupiello comprende un fratello scapolo che vive a spese di Luca, un figlio scioperato che non ama il presepe e una moglie che fa di tutto per proteggere i figli. Luca (detto da tutti Lucariello) è ammalato ma cerca di nascondere un precario stato di salute con modi bonari (pure se a volte dà in escandescenze) e la passione per la tradizione rappresentata dalla cura maniacale con la quale costruisce un presepe che il figlio disprezza. Te piace o’ presepe? È la domanda ricorrente come un leitmotiv incessante, con la risposta del figlio, sempre la stessa, salvo che nello struggente finale: No, nun me piace. La morte del padre, dopo lunga malattia, cambia le cose in famiglia, il figlio si decide a crescere e vede le cose da un punto di vista più adulto.
Natale in casa Cupiello è un film televisivo nelle corde di un regista che al cinema ci aveva abituato a storie drammatiche di impostazione teatrale. Il confronto con il capolavoro viene naturale, purtroppo, si ripete a ogni dialogo, a ogni singola sequenza. Non sempre tutto fila liscio, anche se la sceneggiatura è rispettosa dell’originale, la storia non viene mai tradita, fatta salva l’ambientazione anni Cinquanta. Sergio Castellitto è un buon Luca Cupiello, ispirato e partecipe, fornisce una personale visione del personaggio, che non sarà perfetto come nell’interpretazione di Eduardo (le pause, il modo di parlare compassato), ma è comunque convincente. Brava anche Marina Confalone, nei panni di Concetta, madre che sostiene su gracili spalle tutto il peso di una complessa gestione familiare, assecondando un marito ammalato che pensa solo a fare il presepe. Adriano Pantaleo e Pina Turco sono due figli abbastanza anonimi, il primo fin troppo caricaturale, la seconda molto assente; Tony Laudadio è un diligente zio Pasquale che bisticcia spesso con il nipote e inserisce una nota comica nel testo drammatico.
Ottima la colonna sonora di Enzo Avitabile, valore aggiunto cinematografico rispetto al lavoro teatrale. Fotografia anticata color ocra, suggestiva, adatta al periodo storico. Montaggio compassato, tipico di un dramma da palcoscenico. L’idea alla base dell’opera di Eduardo resta intatta: uno spaccato familiare intenso e coinvolgente, con i figli che crescono non appena i padri vengono a mancare. Da vedere su RaiPlay.
. . .
Regia: Edoardo De Angelis. Soggetto: Eduardo De Filippo. Sceneggiatura: Massimo Gaudioso, Edoardo De Angelis. Fotografia: Ferran Paredes Rubio. Montaggio: Lorenzo Peluso. Musiche: Enzo Avitabile. Scenografia: Carmine Guarino. Costumi: Massimo Cantini Parrini. Trucco. Valentina Tomljanovic, Mauro Tamagnini. Produttori: Roberto Sessa, Marta Aceto. Produttore Esecutivo: Chiara Grassi. Case di Produzione: Picomedia, Rai Fiction. Genere: Drammatico, Commedia. Formato: Film TV. Durata: 110’. Lingua: italiano, napoletano. Interpreti: Sergio Castellitto (Luca Cupiello), Marina Confalone (Concetta Cupiello), Adriano Pantaleo (Tommasino Cupiello), Tony Laudadio (Pasquale Cupiello), Pina Turco (Ninuccia Cupiello), Alessio Lapice (Vittorio Elia), Antonio Milo (Nicola Percuoco), Marco Mario de Notaris (Raffaele), Massimiliano Rossi (artigiano), Andrea Renzi (dottore), Vincenzo D’Amato (Luigi Pastorelli), Carmen Pommella (Carmela), Margherita Romeo (Olga), Anna Patierno (Armida Romanello), Anna Bocchino (Rita), Clara Bocchino (Maria), Giuseppe Brunetti (Alberto). Prima TV: Rai Uno, 22 dicembre 2020.
©Futuro Europa® Le immagini utilizzate sono tratte da Internet e valutate di pubblico dominio: per segnalarne l’eventuale uso improprio scrivere alla Redazione
[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]