Blood (Film, 2012)
Un film britannico basato su una miniserie televisiva (Conviction), potrebbe far pensare a un prodotto dozzinale, di basso profilo, del tutto commerciale. Non è così, perché la confezione scenografica e fotografica del prodotto è curata nei minimi particolari, senza compiacersi della violenza, ma scavando nei meandri della psiche umana. Vero e proprio thriller d’autore (con la regia di Nick Murphy), dai tempi compassati e i movimenti di macchina giusti per dare respiro e tensione a una vicenda drammatica.
La storia, in breve sintesi. Joe e Chrissie Fairburn sono due fratelli che lavorano in polizia, fanno lo stesso mestiere del padre, malato di demenza senile; durante un indagine sull’efferato omicidio di una ragazza credono che il colpevole sia Jason Buliegh, un pedofilo già condannato in passato. Una notte i due poliziotti uccidono Jason per farlo confessare e seppelliscono il corpo in mezzo alle isole del litorale, ma quando i veri colpevoli (due ragazzini) vengono catturati i due fratelli subiscono un crollo psicologico.
Abbiamo visto il film su Rai5, canale benemerito che sarebbe piaciuto a Federico Fellini, visto che non interrompe i film con gli spot pubblicitari e permette una visione cinematografica delle pellicole. Il grande schermo avrebbe fatto apprezzare maggiormente i grandi spazi britannici dove la storia è ambientata, in riva al mare, in un piccolo centro urbano affacciato sulle isole. Fotografia gelida e notturna, cupa e angosciante come la storia, accompagnata da un montaggio compassato e consequenziale mentre in sottofondo scorre una colonna sonora country.
Introspezione psicologica e senso di colpa sono alla base del film, ma anche il rapporto tra fratelli e la relazione familiare con un padre che è stato importante ma che ha perso la forza e la lucidità del passato. Thriller psicologico intenso e coinvolgente che porta lo spettatore a fremere per i personaggi principali – tutto sommato colpevoli – bene interpretati da Bettany e Graham. Il paesaggio britannico marino che si apre su un golfo glaciale è tra le cose migliori di un film circolare, come un romanzo proustiano, che si apre e si chiude su identiche immagini. Da recuperare e vedere senza i pregiudizi tipici dei film ricavati da serie televisive.
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Regia: Nick Murphy. Soggetto e Sceneggiatura: Bill Galagher. Fotografia: George Richmond. Montaggio: Victoria Boydell. Musiche: Daniel Pemberton. Scenografia: Cristina Casali. Costumi: Michel Clapton. Durata: 92’. Genere: Thriller. Paese di Produzione: Regno Unito. Produttori: Pippa Harris, Nick Laws, Nicola Shindler, Sam Mendes, Andrew Critchley, Christine Langan. Case di Produzione: BBC Films, IM Global, Lipsyc Productions, Neal Streeet Productions, Quickfire Films, Red Production Company. Distribuzione Italia: Notorious Pictures. Interpreti: Paul Bettany (Joe Fairburn), Stephen Graham (Chrissie Fairbum), Mark Strong (Robert Seymour), Brian Cox (Lenny Fairbum), Ben Crompton (Jason Buleigh), Naomi Battrick (Miriam Faiburn), Natasha Little (Lily Faiburn), Zoe Tapper (Jemma Ven).
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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]