Onda su onda (Film, 2016)
Terza regia di Rocco Papaleo, dopo Basilicata Coast to Coast (2010) e Una piccola impresa meridionale (2013), forse la più matura, perché realizza un film che presenta alcuni elementi interessanti e diversi spunti di originale creatività.
La storia si svolge tra l’Italia e l’Uruguay, in gran parte a bordo di una nave mercantile delle Grimaldi Lines (sponsor occulto del film), dove nasce la singolare amicizia tra un cantante decaduto (Papaleo) e un cuoco intellettuale (Gassmann). Tutto parte male, in realtà, tra i due affiora l’odio e la diffidenza, mentre un bonario capitano (Gallo) che teme sempre di affondare cerca di riportare la pace. Papaleo è il cantante Gegé Cristofori, richiamato in Urugay a 35 anni di distanza per ripetere uno show che a suo tempo aveva fatto successo, ma non può esibirsi perché ha un problema alle corde vocali. Gassman prende il suo posto ma sul più bello si scopre che lo spettacolo è tutta una macchinazione di Gilda (Cipriota), figlia sconosciuta di Gegé, per abbracciare il padre in diretta televisiva. La ragazza era stata concepita 35 anni prima, durante una notte d’amore, anche se il cantante non l’aveva mai saputo.
Commedia degli equivoci con finale dolceamaro, piuttosto deludente a livello di sceneggiatura, corredata da una colonna sonora fantastica, composta di ritmi sudamericani (Amapola, Cielito lindo) e italiani (Onda su onda), e da una fotografia uruguagia notevole che fa apprezzare tutta la bellezza di Montevideo vista dal mare. La colonna sonora originale è stata scritta da Francesco Accardo e Rudy Pusateri, con la collaborazione di Rocco Papaleo e di Kekko Montefiore. Ricordiamo il motivo Buena Onda di Papaleo che scorre sui titoli di coda e Librame di Luz Cipriota e Dante Spinetta. Interpretazioni altalenanti. Papaleo e Gassmann sono sempre uguali a loro stessi, qualsiasi ruolo abbiano tra le mani, devono piacere molto per essere apprezzati. Luz Cipriota, modella argentina che in Italia ha fatto un po’ di televisione, è brava nella parte della figlia. Massimiliano Gallo è un farsesco comandante in preda a crisi d’ansia, non memorabile ma sufficiente.
Alcune gag originali ricordano il cinema del passato, altre sono di pura comicità trash, certe volutamente fisiche e slapstick. Ogni tanto si ride, di questi tempi (per la commedia italiana) è un risultato non scontato, ma il finale è troppo stirato e diluito tra colpi di scena improbabili che portano a scoprire la malattia di Gegé. Prima TV su Cine 34. La fotografia sudamericana ci perde parecchio ma la storia è più adatta a un television movie che al grande schermo.
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Regia: Rocco Papaleo. Soggetto e Sceneggiatura: Rocco Papaleo, Valter Lupo, Federica Pontremoli. Fotografia. Maura Morales Bergmann. Montaggio: Christian Lombardi. Musiche: Francesco Accardo, Rudy Pusateri. Scenografia: Sonya Peng. Costumi: Grazia Colombini. Casa di Produzione: Indiana Productions, Less Is More Produzioni, contributo Mibact. Distribuzione: Warner Bros Entertainment Italia. Durata: 102’. Genere: Commedia. Interpreti: Rocco Papaleo (Gegé Cristofori), Alessandro Gassmann (Ruggero), Luz Cipriota (Gilda Mandarino), Massimiliano Gallo (comandante De Lorenzo), Calogero Accardo (Eros), Silvia Pérez (Rosalba Bolena)
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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]