Cronache dai Palazzi

Il vaccino Astrazeneca “è sicuro ed efficace” ma “restano i controlli”. L’Ema concede il via libera e così la campagna vaccinale può riprendere il suo corso in tutte le Regioni e in tutti Europa, mentre il virus non rallenta la sua corsa con decina di migliaia di nuovi casi e numerosi decessi. Il tasso di positività raggiunge il 7 per cento.

“La priorità del governo rimane quella di realizzare il maggior numero di vaccinazioni nel più breve tempo possibile”, ha assicurato il premier Mario Draghi, annunciando nel contempo la ripresa della somministrazione del vaccino AstraZeneca. “È un vaccino sicuro ed efficace e i suoi benefici e la protezione delle persone dal Covid-19 e dai rischi associati a ospedalizzazioni superano i possibili rischi”, ha affermato la direttrice esecutiva dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema), Emer Cooke, riferendosi al vaccino AstraZeneca specificando che il comitato sulla sicurezza dell’Ema (Prac) è giunta ad “una chiara conclusione scientifica”.

L’Ema in una nota puntualizza che il vaccino AstraZeneca “non è associato all’aumento del rischio complessivo di trombosi”, in quanto i casi di trombosi dopo la somministrazione del suddetto vaccino “sono inferiori” a quelli che si verificano tra la popolazione non vaccinata. In totale sono stati registrati 7 casi di coagulazione intravascolare e 18 casi di trombosi su un totale di 20 milioni di persone vaccinate, tantoché l’Agenzia europea per i medicinali sottolinea che “un nesso causale con il vaccino non è dimostrato, ma è possibile e merita ulteriori analisi”.

Riparte comunque la campagna vaccinale in diversi Paesi europei tra cui l’Italia perché, come ha reso noto l’Aifa in Italia, “sono venute meno le ragioni alla base del divieto d’uso in via precauzionale dei lotti del vaccino, emanato il 15 marzo 2021”. Ripartono con le vaccinazioni anche Parigi e Berlino e dalla prossima settimana anche Madrid. Rimandano invece Norvegia e Svezia in quanto attendono i risultati di “altri approfondimenti” che l’Ema sta conducendo a ridosso degli eventi controversi successivi alla somministrazione del vaccino anglo-svedese. L’Agenzia europea per i medicinali sottolinea che si è trattato di episodi “molto rari, quasi tutti tra donne al di sotto dei 55 anni”, nello specifico sono nel mirino delle osservazioni “7 casi in Germania, 3 in Italia, uno in Spagna, 2 in Norvegia, 2 in India, 2 in Gran Bretagna”.

La sfida dei governi ora consiste nel ripristinare la fiducia dei cittadini avvertendo tra l’altro i pazienti della possibilità di rarissimi casi di trombosi, tanto da dover aggiornare anche il foglietto illustrativo del vaccino di AstraZeneca: “Deve essere aggiornato – ha detto la presidente del comitato sulla sicurezza dell’Ema (Prac), Sabine Straus -: è importante che venga comunicato al pubblico e agli operatori sanitari perché apprendano meglio queste informazioni, permettendo loro di mitigare questi effetti collaterali”. Il Prac prevede inoltre di approfondire sia ulteriori rischi di coagulazione sia l’analisi dei rischi possibili conseguenti alla somministrazione di altri vaccini contro il Covid.

Il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli, ha spiegato che lo stop è stato attivato per il principio di massima precauzione. “In tutto ci sono 25 casi trombotici su 20 milioni di vaccinati nel Regno Unito e in Ue, e non è dimostrabile un nesso di causalità”, ha ribadito Locatelli aggiungendo: “Ricordiamo che l’infezione Covid è assai più pericolosa anche per questo tipo di patologie”. Il direttore dell’Aifa, Nicola Magrini, ha inoltre sottolineato che tutti coloro che saranno vaccinati con AstraZeneca non dovranno sottoporsi ad alcun trattamento né prima né dopo la somministrazione.

Sul fronte economico Palazzo Chigi ha varato nuovi provvedimenti anti crisi a favore di famiglie, imprese e disoccupati con il decreto legge Sostegni, che “si muove su margini di bilancio definiti dallo scostamento”, un pacchetto di interventi da 32 miliardi di euro con “5 linee di intervento”, come le ha definite il ministro dell’Economia, Daniele Franco, tra lavoro e fisco con lo stralcio delle cartelle fino a 5mila euro. Quest’ultimo tema resta aperto sul piano politico in quanto la Lega vorrebbe allargare le maglie dell’operazione e anche M5S e Forza Italia auspicano una cancellazione integrale del deposito fiscale. Pd e Leu escludono invece qualsiasi forma di condono e, come Italia viva, preferirebbero un riassetto selettivo del magazzino fiscale, stralciando crediti esattoriali inesigibili in quanto collegati a imprese fallite o contribuenti defunti.

“Daremo più soldi possibile e il più velocemente possibile”, ha assicurato il premier Mario Draghi. L’obiettivo è ristorare milioni di attività vittime della crisi, colpite dagli effetti della pandemia come le chiusure a singhiozzo.Nello specifico 11 miliardi di euro serviranno per risarcire circa tre milioni di partite Iva, tra imprese e professionisti, con un fatturato fino a 10 milioni di euro. Il sussidio non dovrà superare i 150 mila euro e potranno usufruirne le attività che hanno subito perdite superiori al 30% di fatturato nel 2020 rispetto a quello del 2019. Il sostegno spazierà dal 20 al 60 per cento considerando l’entità del fatturato: 60% per le imprese fino a 100 mila euro, 50% tra 400 mila e 1 milione, 30% tra 1 e 5 milioni e 20% tra 5 e 10 milioni. L’indennizzo assumerà la forma di un bonifico o di un credito d’imposta, e andrà da un minimo di 1.000 euro per le persone fisiche (2.000 euro per gli altri soggetti) fino ad un massimo di 150.000.

Un fondo di 700 milioni di euro (inizialmente erano 600) servirà invece per ristorare la filiera della montagna particolarmente colpita dalla chiusura degli impianti sciistici. I destinatari dei ristori saranno i Comuni montani, le imprese ma anche i maestri e le scuole di sci. Un fondo di 200 milioni sarà inoltre destinato al comparto del wedding e agli esercenti commerciali e di ristorazione che operano nei centri storici. Nello specifico 100 milioni di euro sono i ristori destinati a finanziare il rinvio o l’annullamento di fiere e congressi causa Covid. Ed ancora indennità una tantum per tutti i lavoratori stagionali, i termali e i lavoratori dello spettacolo: fino a tre mensilità per un valore complessivo di 2.400 euro. In tutto sono circa 400 mila i beneficiari per una misura che vale 900 milioni. Al terzo settore andranno poi 300 milioni e 50 milioni ai lavoratori fragili.

L’Ufficio delle Entrate metterà a disposizione una piattaforma per i pagamenti, che per chi avrà fatto domanda inizieranno l’8 aprile. “Se tutto va come previsto 11 miliardi entreranno nell’economia nel mese di aprile”, ha affermato il presidente del Consiglio Mario Draghi. “L’Agenzia delle Entrate stima che 3 milioni di soggetti riceveranno in media 3.700 euro”, ha invece annunciato il ministro dell’Economia Franco.

I versamenti fiscali sono rinviati fino ad aprile, prorogata la cassa integrazione e il blocco dei licenziamenti fino a giugno per le imprese più grandi che hanno la cassa integrazione ordinaria, mentre le aziende che si avvalgono della cassa integrazione Covid il blocco sarà esteso fino alla fine di ottobre. Per ottenere l’indennità di disoccupazione Naspi, inoltre, fino al 31 dicembre non sarà necessario aver lavorato almeno 30 giorni negli ultimi 12 mesi.

Rifinanziato anche il reddito di cittadinanza (1 miliardo) e sarà rinnovato per tre mensilità (marzo, aprile e maggio) il reddito di emergenza per le famiglie in difficoltà. Infine per il piano vaccinale e le cure anti-Covid sono stati messi a disposizione altri 2,8 miliardi, 200 milioni per l’avvio della produzione dei vaccini nel nostro Paese e 350 milioni per la campagna vaccinale. “Siamo partiti da 69 mila ora siamo a 160 mila vaccinazioni giornaliere, arriveremo a 500 mila in aprile e l’obiettivo è aumentarla in maggio-giugno”, ha assicurato Draghi riferendosi alla campagna vaccinale. “I siti vaccinali continuano ad aumentare: solo in questi giorni sono aumentati del 25% e continuano ad aumentare”. Ci si potrà vaccinare anche nelle farmacie in quanto anche i farmacisti potranno vaccinare in via sperimentale e con una formazione specifica. I farmacisti dovranno poi trasferire “senza ritardo e con modalità telematiche sicure” i dati relativi alle vaccinazioni effettuate.

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