Politici in TV
Il TgCom24 di stamane analizza il parere del capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, che assicura: “Presto ci sarà un vertice tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi per parlare della legge elettorale. Ci sarà perché è il metodo lanciato da Renzi – ha spiegato in un intervento radiofonico Brunetta – gli incontri bilaterali, e il presidente di Forza Italia Berlusconi ha dato la sua piena disponibilità a ragionare presto e bene sulla nuova legge”.
“Con i capigruppo alla Camera – ha aggiunto Brunetta – abbiamo definito il calendario operativo, per cui il provvedimento sarà in aula attorno al 27 di gennaio. Quindi siamo perfettamente in linea con gli impegni presi da Renzi da un lato e da Forza Italia e da Berlusconi dall’altro, quindi la nave va. L’accordo istituzionale di fare presto e bene la riforma della legge elettorale c’è, i tempi sono giusti, anche perché l’opinione pubblica non tollererebbe mai un’altra melina di un altro anno di discussioni”.
Il metodo di Renzi degli incontri bilaterali vale a tutto campo. Nella giornata del 10 gennaio si è svolto l’incontro tra il segretario del PD e il Premier Letta. Ne dà notizia Rai News24, che commenta: “ In mattinata, subito prima del Consiglio dei ministri, a Palazzo Chigi c’è stato un faccia a faccia tra il premier Enrico Letta e lo stesso Renzi. “E’ stato molto utile e positivo”, hanno fatto sapere fonti della Presidenza del Consiglio al termine del vertice durato circa un’ora e mezza. Sul tavolo in particolare il job act, le riforme e l’agenda del governo “Impegno 2014”.
Sulle dichiarazioni del ministro dell’economia Saccomanni sulla diminuzione delle tasse e una ripresa dell’economia dal 2014, si è soffermata la puntata di Ballarò del 7 gennaio scorso. Sono stati presi i dati che prevedono, per l’Italia, un aumento del Pil dell’1,1%. Il ministro della Difesa Mario Mauro, in rappresentanza del governo, ha affermato che “sì, siamo il governo giusto per portare l’Italia fuori dalla crisi, e per comprenderlo dobbiamo fare un passo indietro e interrogarci sul perché siamo nati, come siamo nati, e in quale situazione oggi affrontiamo questa circostanza. Ma in pochissime battute. Siamo il governo giusto perché siamo nati in circostanze eccezionali e abbiamo messo insieme, inizialmente, addirittura chi insieme non poteva stare per definizione. Lungo la strada è stata modificata questa maggioranza che sostiene un governo come questo, perché si è tenuto il punto sul tema della stabilità: la discesa dello spread permette di liberare risorse, perché abbassandosi gli interessi sul debito avremo 7-8 miliardi che metteremo a disposizione degli sforzi per la crescita. Questa è una buona ragione per far andare avanti un tentativo di tenere insieme persone, forze politiche che hanno opinioni diverse, molto diverse, che non avrebbero fatto coalizione insieme ma che adesso stanno servendo il Paese”.
Il capogruppo Maurizio Gasparri ha affermato che “dopo le elezioni abbiamo preso atto che nessuno aveva la maggioranza, ci fu un lungo dibattito. Bersani, a cui va tutta la mia solidarietà, fece un lungo tentativo di formare una maggioranza di governo, che finì come tutti sappiamo. Per dire che, in un primo momento, abbiamo appoggiato questo tentativo, abbiamo posto delle priorità come la casa e si sta vedendo in queste ore come sta finendo la vicenda casa. A un certo punto sulla legge di stabilità solo sulla vicenda casa siamo stati irremovibili e abbiamo tolto il nostro appoggio a Letta. Siamo arrivati a una proiezione di 40 miliardi di tasse sulla casa nel 2014, con un aumento che alcune associazioni della Confedilizia valutano tra il 160 e il 190%”.
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