Italia ASEAN, staffetta Letta-Prodi
Il Prof. Romano Prodi sostituisce Enrico Letta alla presidenza dell’Associazione Italia-ASEAN. L’ex Presidente della Commissione europea ha accettato l’invito del neo segretario del Partito Democratico a guidare l’associazione da lui fondata nel 2015 per favorire e stimolare le relazioni tra l’Italia e i 10 paesi del Sudest asiatico, nel quadro delle relazioni tra Unione Europea e ASEAN.
Nel suo commiato, il presidente uscente Enrico Letta ha sottolineato che “in questi sei anni di attività, il livello di relazioni politiche ed economiche è cresciuto grazie al lavoro dell’associazione, che si è sviluppato dalle intuizioni di Francesco Merloni – alla guida di uno dei primi gruppi industriali italiani a guardare all’Asia sudorientale – e del Presidente della Repubblica Mattarella, primo capo di stato europeo a visitare il Segretario Generale dell’ASEAN”.
Enrico Letta nel motivare la scelta di Romano Prodi – con esperienze di governo italiane ed europee – ha ringraziato i vice presidenti Romeo Orlandi e Michelangelo Pipan, il tesoriere Oliver Galea, il direttore Valerio Bordonaro e la Segretario Generale Alessia Mosca, che assumerà la carica di Vice Presidente esecutivo.
“Un grande grazie a Romano Prodi per aver accettato di prendere il testimone che gli passo per guidare Italia-Asean. In bocca al lupo a lui e a tutti gli amici dell’associazione che abbiamo creato sei anni fa per rafforzare i legami tra Italia, ‘Unione Europea e Sud-est asiatico”.
Il professor Prodi ha accettato con entusiasmo spingendo sulla necessità dell’Italia di rafforzare quelle strutture che si occupano di creare relazioni internazionali economiche e politiche che siano di sistema, informali e profonde.
Prodi ha di recente sottolineato l’urgenza di una nuova strategia di apertura commerciale che coinvolge tutti i settori e che, soprattutto, si indirizza verso tutti i paesi del mondo, inclusi quelli dell’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico.
Sarà indispensabile che l’Italia, ancora secondo paese industriale europeo, si faccia parte diligente per spingere l’Europa a prendere le necessarie decisioni e prepari, con urgenza, una strategia a livello continentale che ci permetta di fare fronte alle grandi sfide che anche in Asia, si stanno apprestando. In particolare, Europa e Italia, dovranno avere la forza di non rimanere schiacciate nel gioco da giganti Usa contro Cina, con quest’ultima sempre più convinta a rimpiazzare Washington nel ruolo di “superpotenza” commerciale e politica del Sud-est asiatico, grazie a una politica estera sempre più aggressiva verso la regione.
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