Nasce Microsoft, cambia il mondo
Quante volte abbiamo sentito dire che una data è entrata nella storia e da quel giorno tutto è cambiato e niente è rimasto lo stesso? I più giovani possono averlo sentito dire per l’undici settembre; in passato era stato detto per l’assassinio di Kennedy o per la prima bomba a Hiroshima. Andando a ritroso nel tempo si potrebbero individuare come date epocali quella della prima trasmissione radio di Marconi o addirittura muovere i ricordi dall’invenzione della ruota. In tutta questa miriade di date, come è facile immaginare, ve ne sono molte che non vengono ricordate ogni anno e che addirittura possono correre il rischio di passare in secondo piano ma che, invece, hanno una loro importanza spesso non riconosciuta.
Era il 4 aprile del 1975, quarantasei anni fa: neppure mezzo secolo, quando accadde uno degli eventi che maggiormente ha influenzato il seguito degli eventi dell’umanità: Bill Gates e Paul Allen fondarono la Microsoft. Allen, scomparso nell’ottobre 2018 aveva due anni in più del ventenne Gates e, a un’età in cui molti ragazzi ancora si dibattono nella scelta di quale percorso universitario o di vita intraprendere, i due studenti iniziarono un’impresa che, in neppure mezzo secolo di vita, ha generato uno dei più grandi patrimoni mai visti e cambiato il modo di vivere di tutti i cittadini del mondo.
I prodotti dell’epoca si sono ovviamente evoluti se non addirittura trasformati al punto che quelli dell’epoca sembrano uscire dalla preistoria non solo informatica; Microsoft è una delle cosiddette Big Five di internet con Google, Apple, Amazon e Facebook, altre aziende che hanno cambiato il nostro modo di vivere, pensare, interagire con gli altri e, ovviamente, lavorare.
In Italia si sentivano ancora gli effetti dell’austerity che tra il 1973 e il 1974 ci aveva riportato alla realtà dopo gli anni ruggenti del Boom e negli uffici si scrivevano a macchina lettere che venivano prima dettate ad una segretaria stenografa. Gates era già all’inizio di un percorso che, con addirittura pessimismo e scarsa visione del futuro (oggi possiamo paradossalmente dirlo), lo portò a dire che nel futuro vedeva “un computer su ogni scrivania in ufficio e uno in ogni casa”. Ammettiamolo: ogni scrivania ne ha almeno due e in ogni casa ogni componente è dotato di almeno un apparecchio gestito con la tecnologia che muove queste macchine; ad iniziare dal microchip del cane.
Gates è accusato, e lo sarà ancora, di ogni possibile nefandezza; verosimilmente hanno una base di verità le accuse di monopolio sui mercati se, del resto, il sistema operativo di Microsoft, Windows, resta il più usato al mondo e il motto “Noi siamo la Microsoft. Voi sarete assimilati. La resistenza è inutile.” la dice lunga su quali fossero già negli anni Ottanta le intenzioni di Gates.
Non dimentichiamo comunque che la fondazione creata da Bill Gates e dalla moglie Melinda è un ente che amministra probabilmente il più grande patrimonio privato destinato a opere di beneficienza e, polemiche a parte, la sua attività con associazioni di volontariato quali il Rotary International, dimostrano lo spessore di una persona accusata dalla rete che lui ha contribuito a creare, di essere rettiliano (cosa vuol dire però non lo capisco) e che vorrebbe lo sterminio dell’umanità tramite microchip e vaccini. E ciò da persone che usano il sistema da lui creato e venduto. Almeno usassero per coerenza carta e penna questi individui che hanno voce proprio grazie a Gates.
Con lui possiamo dire che l’informatica è entrata nel quotidiano e, da allora, gli uffici hanno cambiato faccia. I grandi computer che sembravano enormi basi spaziali adesso si possono portare comodamente in tasca e la loro velocità ha raggiunto confini inimmaginabili in spazi di tempo rapidissimi. Ricordiamo i tempi di salvataggio di un file in un floppy disk? Non era un secolo fa, ma meno di venti anni.
La rivoluzione digitale è iniziata con Microsoft? Probabilmente è vero o, perlomeno, da quel giorno ha preso una diversa velocità e si è avviata su una strada resa, gradatamente, alla portata di tutti. Tra i giorni che hanno cambiato il corso e il destino dell’umanità, possiamo quindi a buon titolo inserire anche il 4 aprile.
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