Italia delle Regioni
“La Conferenza delle Regioni ha aggiornato il 15 aprile scorso le linee guida per la riapertura di alcune attività in condizioni di sicurezza e nel rispetto dei protocolli di prevenzione”. Queste le dichiarazioni del Presidente Massimiliano Fedriga. “Si tratta di proposte elaborate dai Dipartimenti di prevenzione delle Regioni su cui chiederemo il parere del CTS che ci auguriamo arrivi il prima possibile – spiega il Presidente della Conferenza delle Regioni – per permettere, in modo progressivo e ferma restando l’applicazione del principio di massima cautela in termini di contenimento della diffusione del Covid-19, al Paese di imboccare la strada del ritorno alla normalità”.
Il documento licenziato dalla Conferenza tratta nello specifico la ristorazione, le palestre, le piscine, le strutture termali, i cinema e gli spettacoli dal vivo. “Su questo versante – sottolinea Fedriga – il Governo può contare sulla massima collaborazione da parte delle Regioni: riteniamo infatti fondamentale che le istituzioni si muovano di pari passo con i cittadini, superando gradualmente la fase dei divieti e introducendo una nuova stagione di riaperture accompagnate da regole per evitare nuove impennate nella curva dei contagi. Stiamo infine valutando anche altre linee guida – conclude il Presidente della Conferenza delle Regioni – per le ulteriori attività produttive soprattutto in relazione alla revisione e al riscontro dei diversi scenari di rischio. Occorre poi verificare che alcune attività di servizio alla persona – parrucchieri, estetisti – attualmente chiuse nelle zone rosse possano con l’attuazione di rigidi protocolli riprendere il loro lavoro in sicurezza”.
Il recente incontro con i ministri Gelmini, Cingolani, Colao e Brunetta ha permesso di fare il punto su molti aspetti salienti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Abbiamo quindi preso atto di quanto emerso nel confronto torneremo a discuterne nella Conferenza delle Regioni”, questa la sintesi del presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, al termine dell’incontro tenutosi al Ministero per gli Affari regionali e le Autonomie sul Pnrr.
“I ministri intervenuti oggi – prosegue Fedriga – hanno riconosciuto la necessità di un coinvolgimento costante delle Regioni lungo tutto il percorso di costruzione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e nella successiva attuazione dei suoi contenuti. La mole di investimenti che dovremo attivare in poco tempo impone infatti che Stato e Regioni procedano in modo spedito e pienamente coordinato: anche per questo, abbiamo condiviso con i ministri l’esigenza di attivare da subito tavoli tematici e abbiamo rinnovato all’Esecutivo nazionale la richiesta che la Conferenza delle Regioni partecipi in modo permanente al Comitato interministeriale per la transizione ecologica”.
Fedriga esprime infine piena condivisione su quanto detto dal ministro Brunetta in merito alla necessità di cambiare le regole di accesso alla pubblica amministrazione, puntando su digitalizzazione e competenze, e rispetto all’esigenza di un’azione di semplificazione. “Condividiamo a tal proposito l’urgenza di interventi strutturali per la semplificazione su temi chiave quali il codice degli appalti, e la necessità di lavorare insieme per disboscare le norme e snellire le procedure con azioni coraggiose che garantiscano margini di maggiore operatività agli operatori amministrativi delle istituzioni regionali e locali”.
In ambito ANCI Associazione Comuni Italiani, nel corso delle riunioni con il governo sul Pnrr che si sono tenute in questi giorni, i sindaci anno ribadito quanto il loro ruolo sia fondamentale per la riuscita dell’impresa del rilancio. I Comuni possono e vogliono contribuire allo sforzo dell’intero Paese per rialzarsi. Per cogliere un obiettivo ambizioso e vitale, è indispensabile che i Comuni siano destinatari diretti di alcuni fondi e che si garantisca un iter snello delle procedure di spesa. Il piano si sta delineando. Il presidente di Anci Decaro: “Aspettiamo di conoscere il dettaglio rispetto alla governance che ci auguriamo assicuri investimenti tempestivi e una ricaduta efficace di sviluppo sui territori”.
Alla riunione con il Governo è intervenuto anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che ha ribadito l’importanza di assegnare fondi diretti ai Comuni, dal punto di vista del suo ruolo di coordinatore delle Città metropolitane. “Guardiamo con favore alla particolare attenzione che il Governo attribuisce alla mobilità sostenibile, ma le risorse vanno destinate a Comuni e Città senza intermediazioni di altri livelli istituzionali, per evitare ritardi e colli di bottiglia”. Anche secondo il sindaco di Firenze, le aree urbane saranno il vero banco di prova per misurare l’efficacia dell’impatto complessivo di tanti progetti di mobilità sostenibile. “Perché la spesa sia efficace occorre da un lato facilitare assunzioni di professionalità adeguate in deroga alle procedure ordinarie, dall’altro assicurare procedure semplici per passare rapidamente dal progetto al cantiere”.
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