Cronache dai Palazzi
Dare un contributo all’economia per la ripartenza. È questo l’obiettivo alla base del nuovo decreto Sostegni bis varato da Palazzo Chigi. Circa 40 miliardi di risorse stanziate per sostenere imprese e famiglie. Interventi mirati riguardano il reddito di emergenza, il prolungamento della Naspi fino a dicembre e la conferma di altri due mesi di indennità ad hoc per gli stagionali e i lavoratori del turismo (una tantum da 1.600 euro).
Nello specifico 18 miliardi di ristori sono destinati alle imprese colpite dalla pandemia con un adeguato meccanismo per i contributi a fondo perduto. In pratica oltre all’indennizzo calcolato in base alla perdita di fatturato viene introdotto un ristoro che tiene conto dei costi fissi e dei risultati d’esercizio, dividendo il contributo in due parti, con un conguaglio alla fine dell’anno, in base ai dati del bilancio aziendale. Altri 9 miliardi, in particolare, saranno destinati ad “aiuti sul credito e sulla liquidità”. Quattro miliardi invece sono destinati “ai lavoratori e alle fasce sociali in difficoltà”.
In evidenza inoltre il contratto di rioccupazione (1 miliardo) con il bonus assunzione: contributi azzerati per sei mesi. Il presidente del Consiglio ha inoltre messo in evidenza le misure per favorire i più giovani: i sostegni all’acquisto della prima casa, con la garanzia pubblica fino all’80% del mutuo e la cancellazione delle imposte di registro, ipotecarie e catastali. Una misura essenziale in quanto “i giovani hanno bisogno di una casa, di un lavoro sicuro e di un sistema di welfare”. Per il Fondo di garanzia prima casa ai giovani sono stati stanziati nello specifico 290 milioni di euro.
Per il premier Draghi “è un decreto in parte diverso dai precedenti, perché guarda al futuro, a un Paese che riapre” e il governo assicura di impegnarsi “ a non lasciare indietro nessuno”. Fermo restando che “il miglior sostegno è la riapertura”. Palazzo Chigi confida in una crescita del Pil (+ 4,5% secondo il Def dello scorso aprile) ma sottolinea: affinché “ci sia crescita sostenuta ci sarà bisogno del Pnrr”, il Piano di ripresa che l’Italia metterà in moto con l’approvazione “entro la prossima settimana”, dei decreti sulla governance e sulle semplificazioni.
Il presidente del Consiglio è ottimista ma in maniera ragionata, anche sul fronte dei prezzi: “C’è un’inflazione che in certi comparti aumenta rapidamente, ma la convinzione degli economisti è che saranno aumenti temporanei, perché vediamo ancora tanta disoccupazione, la domanda bassa e i salari non hanno una dinamica che lasci pensare a provvedimenti correttivi di natura monetaria”.
Il premier Draghi dimostra inoltre obiettività riguardo alla situazione del lavoro: “I prossimi mesi saranno complessi, anche per lo sblocco dei licenziamenti in alcuni settori. Servirà uno Stato presente”. Anche il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, in seguito all’approvazione del decreto ha assicurato che “per le aziende che prendono la cassa integrazione covid entro il mese di giugno ci sarà una proroga al 28 agosto del blocco dei licenziamenti (invece che il 30 giugno ndr.), mentre le aziende che utilizzano la cassa ordinaria non dovranno pagare le addizionali e però non potranno licenziare mentre utilizzano questa cassa, tra virgolette gratuita”.
Dal tunnel della pandemia si potrà uscire solo mirando alla crescita che rappresenta l’unica soluzione vera per poter porre rimedio al pesante debito pubblico. In particolare: “Se sconfiggiamo la pandemia non vogliamo tornare alla situazione di prima, dobbiamo tornare a una crescita più elevata”, sottolinea Palazzo Chigi. Sul Pnrr “nessun rallentamento”, bensì “il tempo è stato necessario per affrontare la complessità dei temi” che entro la prossima settimana saranno “presentati, approvati e mandati in commissione”.
“Lo scopo dell’intero Pnrr” è che l’Italia diventi un Paese per giovani, in cui i “cervelli” potranno rientrare dall’estero o comunque potranno rimanere in Italia in virtù del Fondo italiano per la scienza; un Paese in cui tutti i neo-laureati “possano fare un concorso”. Nuove opportunità anche per i docenti, per assicurare una idonea copertura delle cattedre a settembre, per cui “presto si avrà il concorso ordinario della scuola”.
Nel nuovo decreto Sostegni bis è stato previsto nello specifico un fondo da 350 milioni nel 2021 per le attività di inizio anno scolastico, “da destinare a spese per l’acquisto di beni e servizi”, e 50 milioni per le scuole paritarie, “con l’unico vincolo della destinazione a misure di contenimento del rischio epidemiologico da realizzare presso le istituzioni scolastiche statali e nel rispetto dei saldi programmati di finanza pubblica”.
A proposito di riaperture si procede all’insegna “della gradualità, della prudenza, e del rischio calcolato”. Nel contempo si registrano cali nelle terapie intensive con un numero di ricoveri dimezzato; i ricoveri ordinari sono calati del 60% e i nuovi casi scesi da 23 mila a seimila, come ha puntualizzato il premier Draghi.
Al Global Health Summit di Roma del 21 maggio, durante il quale la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha presieduto insieme al premier Mario Draghi, si è giunti alla “Dichiarazione di Roma”, 16 principi per affrontare le pandemie. Una sorta di vademecum al quale i Paesi del G20, Ue e organizzazioni internazionali sono arrivati dopo un arduo lavoro diplomatico e sulla quale Dichiarazione poter “costruire ‘un prima e un dopo’ nell’approccio che i principali Stati del mondo avranno nella lotta alle pandemie, nell’ottica di una sanità più equa. Il primo principio base è il multilateralismo e un no molto chiaro al nazionalismo in tema sanitario. L’impegno trasversale alla Dichiarazione è quello di una “risposta coordinata, resiliente, per una ripresa inclusiva” dal Covid. I firmatari si impegnano inoltre “alla condivisione rapida e sicura dei dati nelle emergenze”.
“Dobbiamo vaccinare il mondo e farlo rapidamente”, ha affermato il premier Mario Draghi aprendo i lavori del Summit, e anche per la presidente von der Leyen “l’obiettivo è assicurare i vaccini a tutti”. Nel contempo gli esperti hanno sottolineato che “nuove ondate epidemiche sono ancora possibili”. La questione è strutturare strategie per il tempo presente ma anche per il medio e lungo termine, sapendo trarre dall’esperienza della pandemia del Covid 19 insegnamenti utili per il futuro. “L’Italia è stata uno dei Paesi colpiti per primi e più duramente dalla pandemia. Abbiamo imparato le nostre lezioni e vogliamo metterle a frutto. Nella veste di presidenza del G20, vogliamo guidare la spinta globale a progettare migliori risposte globali alle crisi sanitarie attuali e future”, ha spiegato il premier. “Nel prepararci alla prossima pandemia, la nostra priorità ora è vincere quella attuale, per di più “la pandemia ha sottolineato la straordinaria importanza della cooperazione internazionale”.
A proposito di disponibilità dei vaccini è un dovere etico sottolineare che numerosi Paesi nel mondo non hanno dosi a sufficienza. In questo contesto la presidente Ursula von der Leyen ha annunciato che l’Unione europea destinerà, entro il 2021, 100 milioni di vaccini ai Paesi a basso reddito. Per la presidente della Commissione europea è essenziale “mettere sotto controllo la pandemia ovunque, assicurare che i vaccini vengano dati a tutti, ovunque” per mezzo delle esportazioni ma anche mettendo in comune “la capacità di produzione”.
Per Draghi “l’Itala è favorevole alla sospensione temporanea dei brevetti” e a inizio giugno l’Unione europea farà una proposta all’Organizzazione mondiale del commercio (WTO) per “una terza via” a proposito di condivisione dei brevetti. Draghi ha anticipato “tre elementi: agevolazioni commerciali, sostegno a una maggiore produzione, chiarire e semplificare l’utilizzo di licenze obbligatorie in tempi di crisi”. In definitiva, “dobbiamo superare i confini se vogliamo affrontare le sfide dei nostri tempi”.
Come avvertono gli esperti del panel di 26 scienziati istituito da Draghi e von der Leyen in vista del Global Health Summit, “un’equità globale nell’accesso alle risorse è sia un imperativo morale che un’esigenza critica per il controllo della pandemia”.
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