Necessario un cambio di passo

Quello che è successo in un giorno di gioia e spensieratezza, in un posto bellissimo che solo a guardarlo fa bene al cuore, ecco quello che è accaduto a Stresa è inaccettabile.

Mette tanti fattori in gioco; gli imprenditori tesi solo al guadagno che con le loro azioni infangano una categoria fatta di tante persone perbene, instancabili lavoratori e lavoratrici; chiama a rapporto la coscienza; questa sconosciuta per gli attori di questa tragedia. E ci siamo chiesti come potessero continuare la loro vita normale queste persone che sapevano di mettere a rischio delle vite. Forse pensavano che non sarebbe successo nulla; forse non lo hanno messo in conto perché era più semplice non farlo. Sicuramente. Guardo le foto di gente felice che non c’è più, di famiglie distrutte, di giovani che non si sposeranno mai. E penso che di tragedie così ne abbiamo viste troppe; tragedie dovute all’incuria e alla totale mancanza di scrupoli. Cosa fare allora. Non lo so davvero.

Forse il ripensamento di tante regole dovrebbe venire anche dalle categorie coinvolte; forse dovrebbe finalmente spezzarsi questo filo (mai frase più drammatica) che spesso coinvolge istituzioni e privati e che si basa sulle conoscenze piuttosto che sulle competenze.

Credo che si debba a tutte le vittime di tutte le tragedie assurde capitate negli anni un clamoroso cambio di passo. Non nuove leggi ma l’applicazione severa di quelle che già esistono. Utilizzando anche qualcosa che non si può misurare: la coscienza.

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