Italia delle Regioni

Lo sviluppo e la valorizzazione della montagna è opportunità per tutto il Paese “Occorre un impegno di tutte le istituzioni per un cambiamento di prospettiva perché la montagna può rappresentare un’opportunità per tutto il Paese. C’è bisogno di una consapevolezza nuova perché è chiaro che la vita, il lavoro, gli investimenti devono rispondere ad esigenze e caratteristiche evidentemente differenti da quelle che invece riguardano i gradi centri urbani”, a sottolinearlo è il Presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, intervenendo nel corso di una conferenza stampa promossa dal Ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, e dedicata proprio ai temi della montagna.

“Servono quindi da una parte politiche specifiche che rendano meno sconveniente o addirittura attrattivo vivere in montagna, con un’attenzione particolare alle questioni infrastrutturali, penso soprattutto al settore energia, dall’altro lato occorre un’azione sinergica per sfruttare appieno le potenzialità della montagna, che non sono solo quelle del turismo. Alcune Regioni ad esempio – spiega Fedriga – in modo autonomo e con risorse proprie, stanno intervenendo per favorire gli investimenti o per accelerare nel campo dello sviluppo sostenibile, in particolare in agricoltura, che rappresenterà il futuro per molti territori. In Friuli Venezia Giulia, ad esempio, abbiamo finanziato bandi anche con contributi a fondo perduto destinati alle start-up dei giovani nel settore dell’agroalimentare montano”.

“L’ottica – prosegue Fedriga – è anche quella di puntare ad un ripopolamento della montagna che rappresenta pre-condizione per lo sviluppo. Una prospettiva concertata con il Governo in cui abbiamo condiviso e sollecitato alcune scelte, penso ad esempio al tema dei ristori per i Comuni a vocazione montana che rientrano nei comprensori sciistici e alle scelte per il settore incluse nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza PNRR di cui Regioni ed Enti locali dovranno diventare protagonisti istituzionali sul territorio. Sfide importanti per le quali sarà fondamentale essere veloci, ma con una strategia ben chiara. E sotto questo profilo – conclude Fedriga – confermo la massima disponibilità della Conferenza delle Regioni in un quadro di efficace collaborazione istituzionale”.

Anche per i Comuni italiani associati nell’Anci la montagna è una vera opportunità  per il paese. Elaborare la nuova strategia nazionale delle montagne italiane e arrivare ad una proposta di legge mettendo a sistema il lavoro già svolto in seno agli Stati generali della montagna. Questi gli obiettivi al centro del neonato Tavolo tecnico-scientifico nazionale per la montagna presentato questa mattina, in videoconferenza, dalla ministra per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, a cui hanno partecipato, in rappresentanza dell’Anci, il coordinatore nazionale dei piccoli Comuni e sindaco di Cerignale, Massimo Castelli e il vicepresidente vicario di Anci e sindaco di Valdengo, Roberto Pella.

“Serve un salto culturale, la montagna è un’opportunità, una risorsa da riscoprire. Il fatto che siano state previste quasi un miliardo di risorse per la montagna è un passo importante, una misura concreta per ridare vitalità ai nostri territori”, ha sottolineato Pella che ha posto l’accento sulla necessaria collaborazione tra i diversi livelli di governo. L’istituzione di questo tavolo – ha proseguito Pella – è fondamentale per affrontare con spirito di squadra e di collaborazione temi importanti per i nostri territori: dallo spopolamento ai servizi per i cittadini. La legge sulla montagna, attesa da tanti amministratori locali, potrà veramente dare risposte e concretezza ai territori. Per la prima volta le risorse sono cospicue. Per questo è il momento di arrivare a questa legge che salvaguarda i nostri territori”.

Secondo Pella sono quindi tre i punti da cui partire per rilanciare la montagna e contrastare lo spopolamento che, nell’ultimo decennio, ha colpito soprattutto i Comuni montani: “puntare sul rafforzamento delle infrastrutture (scuola, salute, reti di prossimità), incentivare e rendere attrattive le attività dei giovani che decidono di restare o di andare a lavorare e vivere in montagna e applicare misure di semplificazione”.

Da parte sua Castelli ha rimarcato la necessità di una “perequazione dei territori”, di una “fiscalità di equità che sia proporzionale e differenziata per mantenere in vita le attività socioeconomiche esistenti ma anche per attrarne di nuove incentivando gli investimenti e creando nuova occupazione che è la ‘chiave di volta’ per invertire il trend dello spopolamento e realizzare quello che Anci ha definito con l’Agenda Controesodo. Le montagne sono il luogo dove si produce una gran quantità di risorse ma il ritorno nelle stesse aree in cui vengono prodotte è ridotto”. Per questo secondo Castelli per poter spendere bene le risorse previste nel Pnrr “c’è bisogno di una cabina di regia unica e di risorse che siano continuative nel tempo”.

In chiusura dei lavori Pella e Castelli hanno ringraziato il ministro Gelmuni per l’istituzione del tavolo tecnico multidisciplinare che sarà coordinato da Luca Masneri, sindaco del Comune montano di Edolo (Brescia) e composto da ricercatori, giuristi, professionisti e rappresentanti di associazioni di categoria. L’Anci è già pronta a dare il proprio concreto contributo in tal senso.

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