Una casa nel cuore (Film Tv, 2015)
Anna (Capotondi) vive in una bella casa, ha un marito premuroso che la fa sentire sicura, una figlia che frequenta un’ottima scuola, insomma pare la persona più felice del mondo, ma un brutto giorno si rende conto che ha sempre vissuto in un sogno che sta per trasformarsi in un incubo. Il marito in realtà è un truffatore che fugge da Roma, lasciandola sola con la figlia, in un mare di debiti e con molti creditori che la minacciano. Anna viene sfrattata, resta senza casa, vive in una modesta pensione, quindi conosce Francesco (Montedoro) che s’innamora di lei e le trova un alloggio da Augusto (Colangeli) in un barcone sul Tevere, insieme ad altri senza tetto. Questa povera casa farà scoprire ad Anna la solidarietà, il rispetto per sé stessa, l’importanza delle regole e dell’impegno per cambiare una vita che sta andando in rovina.
Il film televisivo è una lunga fiaba a lieto fine, con personaggi stereotipati, tutto sommato credibili, una storia moraleggiante con risvolti amari e sentimentali. Non finiremo mai di dire che al giorno d’oggi il vecchio cinema di genere è confluito nella fiction e che prodotti come questo ricordano il melodramma, il lacrima movie, il cinema drammatico confezionato per le sale popolari. Andrea Porporati gira un film per il piccolo schermo non rinunciando a fare cinema con sequenze spettacolari come la piena del Tevere e l’affondamento della casa sul fiume, senza dimenticare gli spaccati fotografici (complice un ottimo Montarsi) che ritraggono Roma in panoramica.
Fotografia tra solare e notturna, montaggio rapido per una fiction, sceneggiatura scolastica, tratta da un romanzo interessante, scritta in maniera lineare e girata senza troppe sbavature. Il personaggio del padre resta il più irreale, così come i nonni paterni sono troppo perfidi, ma l’interpretazione partecipe di Cristiana Capotondi, di un ottimo Giorgio Colangeli e del grande Ninetto Davoli, che si ostina a non parlare (dirà solo andrà tutto bene, in punto di morte), riscattano un’opera che porta avanti un discorso fatto di solidarietà, amicizia e ruolo della donna nella società. Il futuro è donna, come ha già detto qualcuno, non solo, parafrasando Monicelli, visto quel che fanno i maschi, speriamo proprio che sia femmina. Trovate ancora la fiction su RaiPlay.
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Regia: Andrea Porporati. Soggetto: Paola Musa (romanzo omonimo). Sceneggiatura: Giuseppe Badalucco, Franca de Angelis, Francesca Panzarella, Tiziana Sensi. Produttori Esecutivi: Mario Rossini. Montaggio: Simona Paggi. Fotografia: Marcello Montarsi. Scenografia: Beatrice Scarpato. Costumi: Mary Montalto. Musiche: Francesco Cerasi. Produttore: Mario Rossini. Casa di Produzione: Rai Fiction, Red Film. Interpreti: Cristiana Capotondi (Anna), Giorgio Colangeli (Augusto) Simone Montedoro (Francesco), Michela Andreozzi (Lucia), Aurora Giovinazzo (Aurora), Nadia Kibout (Nadine), Denis Campitelli (Pietro), Chiara Gensini (Claudia), Matteo Cremon (Antonio), Marco Conidi (Bruno), Fabio Brunetti (Nino), Ludovico Vitrano (Sandro Carli), Maria Rosaria Carli (giudice), Silvana De Santis (portiera), Ninetto Davoli (Alberto).
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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]