I ponti di Madison County (Film, 1995)

I ponti di Madison County è la dimostrazione di come si possa fare un film romantico profondo e originale, per niente stucchevole o convenzionale. Regia e interpretazione di un grande Clint Eastwood – quando c’è di mezzo il texano dagli occhi di ghiaccio niente può essere scontato – e di una straordinaria Meryl Streep (controfigurata nelle scene di sesso). Scrittura senza pecche di Richard La Gravenese, che sceneggia un buon romanzo di Robert James Waller; struttura per flashback, con i figli della protagonista che leggono il testamento e scoprono un grande amore nel passato della madre.

Il diario nascosto in una cassapanca è la chiave di volta per dare il via a una storia intensa e coinvolgente, che riporta i figli nel passato della madre, alla scoperta di quattro giorni d’amore, vissuti  dopo aver incontrato Robert Kincaid – fotografo del National Geographic – incaricato di realizzare un reportage sui ponti di Madison County. Nessuno ha mai saputo niente di un grande amore consumato in poco tempo, modificando la vita di due persone, una casalinga insoddisfatta e un avventuriero giramondo, anche se la vicenda non finisce in modo romantico-tradizionale. Francesca – madre italiana, nativa di Bari – decide di sacrificare il vero amore per restare con la famiglia, un marito che in fondo le vuol bene e i figli ancora da crescere, già grandi ma non troppo. La richiesta di ritrovare il grande amore arriva solo in punto di morte: le sue ceneri dovranno essere disperse sotto i ponti del Madison County, dove alcuni anni prima sono state lanciate quelle di Robert. Una storia d’amore originale, che porta a farsi delle domande sul senso della vita e sui sentimenti, sceneggiata in maniera teatrale con dialoghi intensi e frasi a effetto, forse un tantino diluita nel finale, tutto sommato ottima e ancora gradevole.

Grande successo al botteghino, diverse nomination agli Oscar, elogi da parte della critica che apprezza la recitazione di Meryl Streep e la regia attenta di Clint Eastwood (forse una delle migliori). Quarantadue giorni di riprese, girate tutte secondo la soggettiva filmica di Francesca, dal suo punto di vista, che i figli comprendono, per finire con il chiedersi se anche loro stanno facendo le scelte giuste nella vita. La volontà della madre viene rispettata, il finale vede le ceneri di Francesca volare dall’alto del ponte e perdersi nel fiume. Grande fotografia, scenografia suggestiva delle praterie nordamericane, ricostruzione perfetta della vita di provincia di una cittadina dello Iowa, nella contea di Madison. Colonna sonora di Lennie Niehaus, struggente e malinconica, soffusa di dolore e rimpianto. Da rivedere su Mediaset Player.

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Regia: Clint Eastwood. Soggetto: Robert James Waller (romanzo). Sceneggiatura: Richard La Gravenese. Fotografia: Jack N. Green. Montaggio: Joel Cox. Effetti Speciali: Steve Riley. Musiche: Lennie Niehaus. Scenografie: Jeannine Oppewall, William Arnold, Jay Hart. Costumi: Colleen Kelsall. Trucco: Michael Hancock. Produttori: Clint Eastwood, Kathleen Kennedy. Case di Produzione: Malpaso Productions, Amblin Entertainment. Distribuzione: Warner Bros. Paese di Origine: Usa, 1995. Titolo originale: The Bridges of Madison County. Lingua: inglese. Durata. 135’. Genere: Romantico. Interpreti: Clint Eastwood (Robert Kincaid), Maryl Streep (Francesca Johnson), Annie Corley (Caroline Johnson), Victor Slezak (Michael Johnson), Jim Haynie (Richard Johnson), Phyllis Lyons (Betty), Debra Monk (Madge), Michelle Benes (Lucy Redfield), Richard Lage (avvocato Peterson).

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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