La politica del nostro scontento

Ho letto una notizia interessante. Il fratello di Maradona si candida a Napoli con il centro destra. E bravo Hugo; sicuramente sfrutti il nome ma forse hai una visione dello sport completa e magari potresti davvero dare una mano, specie in certi ambienti giovanili dove lo sport può significare riscatto.

Certo è che sarà interessante vedere i vari candidati che supporteranno l’uno o l’altro capolista. In alcuni territori purtroppo le elezioni non sono occasione di miglioramenti perché spesso le dinamiche di candidatura sono legate a vecchi schemi famigliari, spesso anche a dinamiche di conoscenze più o meno importanti. Nell’ultima tornata ci fu la novità dei pentastellati; questa volta invece non ci sono novità ma molte macerie. Alcuni più presuntuosi di altri pensando di fare la differenza schierano nullità avvilenti; altri sprecano cavalli di razza insieme a ronzini. Quello che manca davvero è la competenza, la preparazione, il curriculum di spessore. Lei che cosa fa? Di cosa si occupa? Ah, guida l’ambulanza? Bene potrebbe fare l’assessore alla sanità. Ecco, in un certo senso questo è il metodo di scelta dei candidati.

Poi ci sono le occasioni perdute. Perché mai nella Capitale hanno sacrificato una donna con i fiocchi come la Matone per supportare un uomo il cui nome era sconosciuto ai più? Boh, dinamiche politiche spicciole e anche molto maschilismo latente per nulla sconfitto. Poi ancora meglio sono i vari supporter. A Roma scende in campo o sale in campo anche Japino vedovo della Raffaella. Che sa fare signor Japino? Il passodoppio? Il valzer della capinera? Magari ha doti sconosciute e lo scopriremo?

Non capisco perché non si faccia un vademecum per l’aspirante politico. Primo, devi saper parlare italiano e coniugare bene i verbi. Secondo qualcosa devi saper fare, non può succedere come quando la portiera di una mia amica di Torino, grazie alle cinque stelline, fu catapultata a servire la Patria. Competenze? Lava e stira in modo eccelso, conosce i prezzi di tutti gli ammorbidenti e come sta attenta lei a che non entrino estranei nessuno mai. Ecco diamole un incarico alla Difesa.

Il panorama è scioccante. Eppure gente competente e di livello c’è ma forse non si fa ammaliare dalla politica. E allora mai come adesso possiamo dire: vinca il meno peggio.

©Futuro Europa® Le immagini utilizzate sono tratte da Internet e valutate di pubblico dominio: per segnalarne l’eventuale uso improprio scrivere alla Redazione

Condividi
precedente

Green Pass, cosa cambia dal 6 agosto

successivo

La sfida delle mogli (Film, 2019)

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *