Il tabaccaio di Vienna (Film, 2018)

Un film davvero eccellente, trasmesso in prima visione assoluta da Rai Tre, dopo aver avuto una circolazione limitata in sala e pochi rilasci in streaming, per un incasso mondiale pari a 360 mila dollari.

Il tabaccaio di Vienna di Nikolaus Leytner racconta la storia di Franz che vive con la madre in un villaggio di campagna affacciato sul lago, ma alla morte del patrigno è costretto a trasferirsi a Vienna per impiegarsi come aiutante nella tabaccheria di Otto. Film di formazione, perché racconta la crescita come uomo di Franz, che conosce Sigmund Freud e intreccia con il famoso filosofo un’insolita amicizia dai risvolti paterni. Il vecchio Otto è un’altra figura importante nella vita di Franz, reduce di guerra dove ha perso una gamba, interpreta il suo lavoro in maniera romantica e si oppone al Nazismo che avanza. Franz s’innamora di Annezka, una boema che si esibisce in un night e si concede agli uomini per campare, infine diventa amante di un ufficiale nazista. La storia è un modo originale per parlare di Nazismo, privazione della libertà, persecuzione degli ebrei e ribellione, con Freud che emigra a Londra, Otto deportato e ucciso dai nazisti e il ragazzo che resta sempre più solo. Il vecchio tabaccaio lascia in dote a Franz non solo un negozio avviato ma anche un carattere indomito che lo conduce verso un tragico finale.

Il film è girato con movimenti di macchina originali, poetici piani sequenza, evocative parti oniriche e flashback inquietanti da un regista austriaco poco noto in Italia, meritevole di grande considerazione. Colonna sonora composta come una sinfonia decadente che accompagna immagini costruite con cura, impaginate con montaggio alternato – tra sogno e realtà – e fotografate a tinte cupe, anticate, molto scure. Interpreti bravissimi, una delle ultime occasioni per apprezzare il grande Bruno Ganz (Il cielo sopra Berlino, Pane e tulipani…) nei panni di un Freud vecchio e saggio che dispensa consigli amorosi al giovane Franz. Bravo anche Simon Morzé nei panni del protagonista, ingenuo ragazzo di campagna innamorato e nel finale indomito antinazista. Johannes Krisch è il vecchio tabaccaio senza una gamba che custodisce un grammofono in una stanza segreta e considera il suo lavoro come se fosse un dispensatore di piaceri inestimabili. Emma Drogunova è Annezka, la ragazza perduta che non accetta la vita proposta da Franz ma si concede al nemico, scatenando l’ultima rivolta del giovane innamorato. Film da non perdere. Se non l’avete visto su Rai Tre lo trovate ancora su RaiPlay.

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Regia: Nikolaus Leytner. Musiche: Matthias Weber. Soggetto: Robert Seethaler (romanzo omonimo edito da Rizzoli, 2015). Sceneggiatura: Nikolaus Leytner, Klaus Richter. Produttori: Ralf Zimmermann, Jakob Pochlatko, Dieter Pochlatko. Titolo Originale: Der Trafikant. Titolo Internazionale: The Tobacconist. Interpreti: Simon Morzè (Franz), Bruno Ganz (Sigmund Freud), Johannes Krisch (Otto), Emma Drogunova (Annezka).

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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