La Grande Brera per Expo2015
Ormai quasi un mese fa sono stati inaugurati i lavori del Progetto della Grande Brera. Non c’è tempo da perdere: l’EXPO 2015 di Milano si avvicina sempre di più e solo iniziando ora si potrà assicurare il completamento di questa opera immane. L’dea aleggia da 40 anni, dai tempi di Russoli soprintendente e Bertelli direttore.
Si cerca di non lasciare nulla al caso e di evitare il benché minimo errore, perché la posta in gioco è troppo alta per permetterselo. Finalmente, dopo le gare d’appalto, per le quali la Direzione Regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Lombardia, con le Soprintendenze ai Beni architettonici, paesaggistici, storico artistici ed etnoantropologici di Milano, richiedeva «concretezza e chiarezza» poco più di un anno fa, si procede con la messa in atto degli interventi.
Il progetto, nonostante i numerosi e di certo non trascurabili ribassi, costa tra i 108 e i 120 milioni di euro. In cassa ci sono solo 23 di questi milioni, concessi dal MiBACT secondo la delibera CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) n. 38/2012. Si procede allora con gli interventi di prima urgenza, onde sprechi, partenze incerte e dilazioni.
Si parla del bisognoso restauro delle coperture dell’intero del 700entesco Palazzo Citterio in via Brera. Si prevede quindi l’adeguamento della sede della Pinacoteca alla nuova destinazione museale. L’impresa D’Adiutorio Appalti e Costruzioni srl di Teramo, emersa tra le 123 in gara dovrà portare a termine i lavori entro 18 mesi. La sede museale sarà dotata per la prima volta di spazi adeguati per le esposizioni temporanee, in particolare in vista dell’Expo 2015.
Sono interessati due cantieri: il primo destinato appunto a Palazzo Citterio e alla futura disposizione della Pinacoteca; il secondo è legato alla conquista da parte dell’Accademia di nuove aule concesse dal Ministero della Difesa nelle caserme Magenta e Carroccio nel Comprensorio militare di via Mascheroni. Inoltre, si cercheranno soluzioni tecniche per collegare la Pinacoteca e all’Accademia anche attraverso gli spazi verdi del giardino e dell’Orto Botanico, dopo il già inaugurato cancello.
La rinfunzionalizzazione di Palazzo Citterio permetterà la collocazione delle collezioni del ‘900, delle raccolte grafiche e fotografiche e delle già menzionate esposizioni temporanee. Si occuperà dell’intervento il Research Consorzio Stabile scarl, con a capo il progettista Amerigo Restucci, rettore dello IUAV di Venezia. La Pinacoteca acquisirà 6.500 nuovi mq, tra spazi interni ed esterni.
Per il secondo lotto prima di tutto bisognerà procedere con l’adeguamento funzionale della Caserma Annibaldi e il trasloco nella medesima degli archivi del Ministero della Difesa, per passare poi alle indagini diagnostiche e al rilevamento architettonico delle strutture destinate all’Accademia. L’impresa vincitrice, sulle 2 concorrenti, è la ditta Edilerica srl di Roma.
Delle 29 imprese invitate a presentare l’offerta hanno risposto in 13 con i relativi progetti. Un catalogo raccoglierà a breve i 13 progetti e una mostra in Triennale li presenterà concretamente al pubblico. A disposizione della consultazione online sarà aperto l’ennesimo sito internet (accessibile da quello della Direzione regionale) dedicato allo sviluppo dei progetti. Grande novità: su richiesta, ci sarà la possibilità di visitare fisicamente il cantiere di Palazzo Citterio. Il solo accedere all’interno di un’area circoscritta di norma non accessibile ai più costituisce un significativo incentivo alla curiosità.
La scadenza è di 24 mesi, la cifra richiesta è elevata, le istituzioni impegnate sono numerose, il progetto è ambizioso e distribuito su parecchi fronti. Ce la farà Brera a figurare fiera al momento della resa dei conti internazionale?
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