Lotta alla disoccupazione in Europa
Secondo la cosiddetta clausola orizzontale dell’Articolo 9 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, l’Unione dovrebbe, quando definisce e mette in pratica le sue politiche, tenere presente l’obiettivo di un alto livello di occupazione. Il target pre-Covid dell’Unione era di arrivare al risultato che il 75% delle persone fra i 20 e i 64 anni avessero un lavoro entro il 2020. Ad aprile 2019 si era raggiunto il 6,4% di disoccupazione (dal 7% dell’anno precedente), il livello più basso dall’inizio delle pubblicazioni mensili sulla disoccupazione nel gennaio 2000. Nell’area euro la disoccupazione era del 7,6% ad aprile 2019, rispetto a 8,4% di aprile 2018. Nel contesto del semestre europeo e in base agli orientamenti per le politiche degli stati membri a favore dell’occupazione, si valuta la situazione sociale in Europa. Per aiutare gli Stati a fare dei passi avanti, la Commissione prepara delle raccomandazioni specifiche per ogni paese, basate sui progressi fatti verso ciascun obiettivo.
Gli strumenti tramite cui l’Unione interviene sono vari fondi specifici. Il Fondo sociale europeo è lo strumento principale per assicurare a tutti i cittadini delle opportunità di lavoro eque. Il Parlamento europeo ha proposto di aumentare i fondi nel prossimo bilancio a lungo termine per il periodo 2021-2027, con un’attenzione particolare a istruzione, lavoro e inclusione sociale. La nuova versione del fondo, il Fondo sociale europeo Plus, aumenterebbe la qualità dal lavoro, renderebbe più semplice trovare lavoro in altri paesi UE, migliorando al tempo stesso l’istruzione e promuovendo salute e inclusione sociale. Il Programma dell’Unione europea per l’occupazione e l’innovazione sociale ha l’obiettivo di modernizzare il lavoro e le politiche sociali, di facilitare l’accesso ai finanziamenti per le imprese sociali o per le persone in una situazione di vulnerabilità che vogliano fondare una micro-impresa e di promuovere la mobilità dei lavoratori attraverso la rete EURES. Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) viene in aiuto a quei lavoratori che perdono il lavoro a causa della globalizzazione (quando le imprese delocalizzano la produzione verso paesi terzi) o a causa delle crisi finanziarie. Il Fondo di aiuti europei agli indigenti sostiene gli stati membri nelle iniziative in cui viene fornito un aiuto di base per i più svantaggiati, come aiuti alimentari e materiali o iniziative di inclusione sociale per promuovere l’uscita dalla situazione di povertà.
I giovani sono stati fra i più colpiti dalla crisi economica del 2008 e quindi i più esposti al rischio di esclusione sociale. Di fatto, la disoccupazione giovanile nell’UE per coloro di età inferiore ai 25 anni, è salita quasi al 25% a inizio 2013, con picchi superiori al 50% in Grecia ed in Spagna. Negli anni successivi, il tasso di disoccupazione giovanile nell’UE è gradualmente migliorato con un calo al 14% registrato nel 2019, ma risalito al 18.2 nel 2021 a causa della crisi pandemica. Questo continue variazioni hanno recentemente mostrato alcuni segnali di miglioramento, con la disoccupazione giovanile scesa dal 18,2% di aprile al 17,3% del maggio 2021.
L’occupazione e le politiche giovanili sono delle prerogative degli degli Stati membri, tuttavia, l’UE ha lanciato una serie di iniziative che mirano a integrarsi con le politiche nazionali come parte integrante delle misure per creare un’Europa sociale. Tale sostegno, si concentra sul finanziamento ai programmi per l’occupazione giovanile, sul miglioramento della qualità di tirocini e apprendistati, sull’offerta educativa internazionale, sulle opportunità di lavoro e sulla partecipazione dei giovani a progetti di volontariato. La piattaforma Alleanza europea per l’apprendistato è stata lanciata per supportare la Garanzia Giovani e per migliorare la qualità degli apprendistati in Europa e nel luglio 2020, la Commissione europea l’ha rinnovata, concentrandosi su apprendistati digitali e verdi per facilitare la transizione verso un’Europa climaticamente neutra. Garanzia Giovani si dirige esclusivamente alle regioni UE con tassi di disoccupazione giovanile oltre il 25%. L’Italia beneficia di questa iniziativa, assieme ad altri 20 paesi europei per un totale di 120 regioni. A fini semplificativi, l’iniziativa di sostegno per l’occupazione dei giovani è stata integrata nel Fondo sociale europeo + (ESF +), per il periodo 2021-2027. Qualora in alcuni Stati membri il tasso di disoccupazione giovanile dovesse andare al di sopra della media UE, tali paesi dovrebbero dedicare almeno il 12,5% delle loro risorse del ESF + ai giovani.
L’Alleanza europea per l’apprendistato (EAfA) riunisce i governi e i principali portatori di interessi al fine di migliorare la qualità, l’offerta e l’immagine complessiva degli apprendistati in tutta Europa, promuovendo al contempo la mobilità degli apprendisti. Tali obiettivi sono perseguiti attraverso l’assunzione di impegni a livello nazionale e mediante impegni volontari delle parti interessate. Nel luglio 2020 la Commissione europea ha varato la nuova EAfA nell’ambito del pacchetto di sostegno all’occupazione giovanile. L’alleanza rafforzata richiederà nuovi impegni in materia di apprendistati digitali e verdi, incentrati sui settori economici che saranno in prima linea nella transizione verso un’Europa climaticamente neutra. La nuova EAfA promuoverà coalizioni nazionali, supporterà le PMI, rafforzerà il coinvolgimento delle parti sociali (anche a livello di settore), mobiliterà gli enti locali e regionali e favorirà la rappresentanza degli apprendisti negli Stati membri. Affronterà inoltre importanti questioni orizzontali quali il genere, l’inclusione sociale e l’internazionalizzazione dell’IFP.
L’iniziativa il tuo primo lavoro EURES mira invece a promuovere la mobilità lavorativa, in modo tale da rendere i giovani consapevoli delle opportunità di lavoro negli altri paesi europei. Sulla piattaforma si trovano sia i curriculum vitae dei giovani in cerca di lavoro – di età compresa fra i 18 e i 35 anni, provenienti da tutti i 28 paesi europei e dalla Norvegia e dall’Islanda, interessati a un’esperienza professionale all’estero – che le offerte di lavoro o di tirocinio dei dei datori di lavoro in cerca di giovani lavoratori.
©Futuro Europa® Le immagini utilizzate sono tratte da Internet e valutate di pubblico dominio: per segnalarne l’eventuale uso improprio scrivere alla Redazione