Estate ’85 (Film, 2020)
François Ozon, regista francese autore completo dei suoi film, spesso di matrice autobiografica, è solito affrontare tematiche legate al mondo gay. Ricordiamo tra gli altri Grazie a Dio (sulla pedofilia nel clero) e lo scandaloso Doppio amore, pellicole spesso premiate ai festival di Cannes e Berlino. Estate ’85 è il suo diciannovesimo lungometraggio, liberamente tratto dal romanzo Danza sulla mia tomba di Aidan Chambers che il regista legge a 17 anni e segna la sua vita al punto che avrebbe potuto essere il suo primo film, ma forse è stata necessaria una lunga metabolizzazione.
Estate ’85 è ambientato in Normadia, nella cittadina balneare di Le Tréport, location suggestiva dove il regista ricrea l’atmosfera di una vacanza estiva anni Ottanta, con una colonna sonora d’epoca che va dai Cure (In Between Days) a Rod Stewart (Sailing), passando per Raf (Self control), per compiere un’operazione nostalgia a base di risvolti erotico-drammatici e un pizzico di sentimento. Ozon racconta la scoperta dell’amore, lo sconvolgente esplodere dei sensi in un rapporto omosessuale, con il sedicenne Alexis (Lefebvre) – alter ego del regista – innamorato del bel David (Voisin), meno idealista e più propenso a cogliere ogni aspetto dell’amore. Il rapporto tra i due ragazzi si incrina quando subentra la bella turista inglese Kate (Velge), che David corteggia senza mezzi termini, trascurando Alexis. Il film prende una piega drammatica con il tragico incidente in moto di David dopo una furibonda lite con Alexis, quindi la madre del ragazzo (Bruni Tedeschi) incolpa l’amico per la sua morte. La danza sulla tomba di David prende tutta la parte finale, promessa da mantenere ad ogni costo, anche se Alexis dovrà subire un processo per la profanazione.
Un film sul potere salvifico della scrittura, romanzo di formazione sulla scoperta dell’amore, completato da un finale di speranza con nuove storie che prendono il posto delle vecchie di fronte al solito mare. Estate ’85 è un film apertamente omosessuale che non si rivolge solo a un pubblico gay ma che aspira a essere universale, come l’amore che racconta, cercando di dipanare la tempesta ormonale adolescenziale nella materia filmica. Ozon affronta grandi temi come l’innamorarsi dell’amore, idealizzando la persona amata, senza rendersi conto di amare solo la sua essenza, ciò che siamo convinti che sia.
Colonna sonora raffinata ed elegante, confezione scenografica sontuosa, fotografia flou, movimenti di macchina delicati, regia solida e poetica, tra piani sequenza, panoramiche e primissimi piani. Interpreti molto bravi, su tutti i due protagonisti, mai in difficoltà nelle sequenze erotiche, in ogni caso sempre suggerite e non eccessive. Valeria Bruni Tedeschi è perfetta nel ruolo della madre sconvolta dalla morte del marito, innamorata del suo unico figlio. Presentato nella sezione Ufficiale del Festival di Cannes 2020.
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Regia: François Ozon. Soggetto: Aidan Chambers (romanzo Danzerò sulla tua tomba). Sceneggiatura: François Ozon. Fotografia: Hichame Alaouie. Montaggio: Laure Gardette. Musiche: Jean-Benoît Dunckel. Costumi: Pasvcvaline Chavanne. Trucco: Stéphanie Caron, Nathalie Tabareau. Produttore: Eric Altmayer, Nicolas Altmayer. Casa di Produzione: Mandarin Productions, Scope Pictrures. Distribuzione Italia: Academy Two. Paese di Produzione: Francia, Belgio – 2020. Lingua Originale: Francese, Inglese. Durata: 100’. Genere Drammatico/Sentimentale. Titolo Originale: Été ’85. Interpreti: Félix Lefebvre (Alexis), Benjamin Voisin (David), Philippine Velge (Kate), Valeria Bruni Tedeschi (madre di David), Melvil Poupaud, Isabelle Nanty, Bruno Lochet, Laurent Fernandez, Aurore Broutin.
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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]