Una nuova nave
Portare la nave Italia fuori dai marosi che stanno ostacolando la sua perigliosa navigazione fino a farle perdere la rotta, è ormai impresa impossibile. Il nostro Paese è un’imbarcazione vecchia, arrugginita, con motori spesso in avaria, con un equipaggio di fatto ammutinato che vuole quotidianamente sollevare dalle sue funzioni il comandante con argomenti speciosi e senza conoscere fino in fondo il punto di approdo, mentre i viveri scarseggiano e comunque non sono sufficienti a garantire un viaggio senza orizzonte.
Non resta dunque che varare un altro scafo nuovo di zecca, che abbia un equipaggio unito e rispettoso del proprio comandante, in grado di prendere una rotta precisa, lunga ma esaltante, seguendo le più elementari regole della marineria da lungo tempo dimenticate. È la nave dei Popolari Italiani annunciata dal ministro della Difesa Mario Mauro, che terminerà nei prossimi giorni i lavori per il varo definitivo. Un vascello leggero, veloce, capace di accogliere lungo il suo tragitto popolazioni disponibili a raggiungere un comune obiettivo: un’Italia nuova, caratterizzata da ideali, valori riscoperti, socialmente equilibrata, economicamente rivalutata nel suo contesto continentale, l’Europa.
Attardarsi sarebbe un errore imperdonabile per sé stessi e per le future generazioni. Tentare di rabberciare la vecchia nave non porterebbe a nulla, soprattutto se poi a condurla dovessero essere ufficiali improvvisati desiderosi di trovare approdi sconosciuti e improbabili solo perché attratti da fantomatici tesori indicati da inaffidabili cantastorie.
Avanti dunque il prima possibile con la nave dei Popolari nella quale in molti credono e sono pronti a imbarcarsi, sicuri di affrontare un viaggio esaltante nella certezza di poter dare autorevolezza alla bandiera che la contraddistingue: quella tricolore.
©Futuro Europa®
[NdR – L’autore dell’articolo è eurodeputato del PPE e vicepresidente della delegazione Popolari per l’Europa al Parlamento europeo]