Feste di Natale
Quest’anno sono stata molto impegnata e non ho potuto fare le cose che non faccio mai. Pensare cioè al Natale e ai regali e alle cene e via dicendo. Non faccio regali, soprattutto mi secca fare regali ai bambini di oggi che non apprezzano nulla, subissati da doni provenienti da ogni lago e ogni luogo. La loro eccitazione finisce nel momento in cui la carta che graziosamente impacchetta il regalo, finisce in terra. Subito l’attenzione è catturata da un altro pacchetto che guarda accattivante da sotto un albero addobbato.
Non fate regali ai bambini, magari solo dolci sponsorizzati dalla Federazione dentisti. I bambini di oggi non sanno giocare, non si divertono. Si illuminano già a pochi mesi vedendo gli screen dei cellulari. Provate a regalare loro una trottola. Vi guarderanno (anche se hanno 4 anni) come foste lo scemo del villaggio.
Quindi, niente regali ai miei bellissimi nipotini ma la sera del cenone li guarderò passare da un pacchetto all’altro indifferenti, eccitati più dell’attenzione che tutti riversano su di loro che da altro. Altra cosa che non capisco è perché ci si deve trovare tutti insieme. Che scatta nel nostro cervello? La sindrome da mangiatoia? Eppure, io la mia famiglia la vedo sempre, ma se manchiamo il cenone di Natale sembra sia brutto.
E poi la solita domanda: voi festeggiate il 24 o il 25? Chi ha radici del sud festeggia sempre, Natale è un’idea non può essere imbrigliata nelle date. Comunque, proviamo a stare bene tutti insieme magari aiutandoci con l’alcool. Auguriamoci tempi migliori, non baciamoci, non tocchiamoci. A questo punto, io lo avrei fatto direttamente online ma non è stato possibile, si sarebbe collegato solo il Grinch.
Buone feste a quasi tutti.
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