Africa nera nera
«La Nigeria è uno stato africano di quella Africa definita da qualche olandese biondo, “Africa nera”; un posto pieno di foreste con un presidente che ha un nome spiritoso: Goodluck Jonathan si chiama, ed è sposato con Patience. Una coppia di mezza età dall’aria ridente; gente dall’apparenza normale che ti aspetti di vedere la domenica a cantare i salmi in chiesa.
Il caro Buonafortuna odia tutto quello che non è ortodosso e ha un’avversione speciale per i gay. Infatti ha firmato una leggina or ora, che prevede condanne per gli omosessuali fino a 14 anni di carcere. Lui e Patience, pregando la domenica in chiesa avranno pensato che Dio se avesse voluto i gay li avrebbe creati insieme ad Adamo e Eva; e quindi ha deciso che chiunque partecipi ad attività di organizzazioni gay e chiunque abbia una relazione gay pubblica, sia un criminale. Forse è una nuova crociata contro l’aids? In Nigeria la presenza di questa malattia è allarmante; sei milioni di malati su una popolazione di160 milioni.
E’ un posto “sconsigliato” per i turisti; se proprio ci dovete andare state attenti alla vostra sicurezza e scegliete qualcuno del posto che vi accompagni, perché possono scoppiare in ogni momento conflitti locali di natura politica, sociale e religiosa. Ogni tanto si massacra qualche cristiano, così per tenersi in allenamento e, grazie alla solita eccezionale lungimiranza tipica dei tiranni africani, il paese è allo sbando, muore di fame, nonostante ricchissime risorse. Ma ricchissime solo per pochi.
E’ una realtà instabile, solo pochi giorni fa, una bomba in mezzo alla folla di un mercato ha ucciso almeno 29 persone nella cittadina settentrionale di Maiduguri. L’attentato è stato rivendicato dalla setta islamista Boko Haram che in passato ha più volte attaccato scuole, ospedali e luoghi pubblici. Insomma un Governo che si rispetti deve avere la sanguinaria opposizione. Naturalmente, come nelle migliori tradizioni, l’incompetenza della persona viene mascherata da accuse pesanti rivolte ai musulmani del Paese e a componenti dello stesso governo.
Ora questa legge contro i gay, che ha già visto vittime inermi, persone sospettate di essere omosessuali frustate senza pietà, non è che l’ultima espressione dell’ignoranza mischiata a prepotenza e potere. La polizia può fare uso del famigerato Articolo 237 che le consente di sparare alle ginocchia a chi prenda parte a manifestazioni che mettano in pericolo l’ordine pubblico.
Chissà se hanno alzato il tiro, cambiando parte anatomica? Certo è che questa povera gente non riuscirà mai ad alzare la testa da una terra così arida di sentimenti fino a che le grandi comunità civili permetteranno a gente come il “Buonafortuna” di giocare al ducetto. Ma purtroppo c’è il petrolio a minare il destino di questi poveracci. A cui tutto è negato, anche la libertà di andare a letto con chi gli pare.»
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