Mandibules (Film, 2020)
Presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia del 2020, un simile gioiello di umorismo surreale riesci a vederlo solo se sei vicino a un cinema del circuito Fice, nel mio caso il Piccolo Cineclub di Follonica che (per fortuna e grazie ai vaccini) ha ripreso le programmazioni. Fino a ieri niente sapevo di Quentin Dupieux, conosciuto in Italia come Mr. Oizo per un brano musicale che ha caratterizzato una vecchia campagna pubblicitaria. Musicista ma anche regista, il suo primo film è Steak (2007), seguono Nonfilm (2009), Rubber (2011), Wrong (2012), il penultimo è Doppia pelle (2019), cifra stilistica la comicità surreale.
La trama di Mandibules-Due uomini ed una mosca si racconta in poche righe. Jean-Gab e Manu sono due amici piuttosto idioti, che vivono di espedienti. Un giorno viene loro affidata una missione: consegnare una valigetta a un certo Michel Michel, senza sapere niente sul suo contenuto. I due amici rubano una vecchia auto scassata per svolgere il compito, nel bagagliaio però scoprono una mosca gigante e decidono di addestrarla per guadagnare soldi con i furti compiuti dalla mosca, usata come un drone. Il film vive di continue gag surreali e incontri paradossali, da un barbone domiciliato in una roulotte a un gruppo di ragazzi che fanno villeggiatura in una casa di campagna, per finire con le prove di addestramento di una mosca orribile che divora cagnolini e spaventa persone.
Quentin Dupieux fa tutto da solo, è autore completo, dallo stile riconoscibile e compiuto: scrive e sceneggia il film, lo gira e lo fotografa, per finire con il montaggio, serrato e senza tempi morti. I due attori principali (David Marsais e Grégoir Ludig) hanno tempi comici così perfetti e sono così affiatati da far sembrare possibile l’impossibile, poco noti in Italia, pare che in Francia vadano per la maggiore. Molto brava la più nota Adèle Exarchopulos (vista in Storia di Adele) che presta volto e corpo alla caratterizzazione di una ragazza mentalmente disturbata, credibile ed efficace.
Per definire il film con un aggettivo non c’è termine migliore che originale, un modo nuovo per fare comicità e per contaminare la commedia con il grottesco e il surreale, senza cadere nella farsa. Notevoli gli effetti speciali in 3D per animare la mosca gigante. Perfetto il finale, con un colpo di scena che non rivelo. Un film piccolo e intelligente che va assolutamente visto.
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Regia: Quentin Dupieux. Soggetto e Sceneggiatura: Quentin Dupieux. Fotografia e Montaggio: Quentin Dupieux. Scenografia: Joan Le Borou. Costumi: Isabelle Pannetier. Produttore: Hugo Sélignac. Case di Produzione: Chi-Fou-Mi Productions, Canal+, Memento Films, C8 Films, Artemis Productions. Paesi di Produzione: Francia, Belgio, 2020. Durata: 77’. Genere: Commedia. Interpreti: David Marsais (Jean-Gab), Grégoire Ludig (Manu), Adèle Exarchopulos (Agnès), India Hair (Cécile), Roméo Elvis (Serge), Coralie Roussier (Sandrine), Bruno Lochet (Gilles).
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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]