Donne, motore dell’economia
Il W20 di cui ho spesso parlato in passato, sempre di più si attesta a diventare un punto fermo nella strada dell’empowerment femminile. Tanti i temi trattati, selezionati da gruppi di esperte attraverso una sorta di tavoli di settore. Per esempio, il gruppo di lavoro sull’imprenditoria femminile si è concentrato sulla inclusione finanziaria partendo dal presupposto che sia in tempi prosperi, così come in tempi di crisi, le donne possono essere attrici di cambiamento, sia nel privato che in quello pubblico. Anche se le donne imprenditrici sono state colpite più duramente degli uomini durante la pandemia di COVID-19, i talenti e l’imprenditorialità delle donne hanno avuto un ruolo chiave nella ripresa economica mondiale.
La discussione è ruotata intorno a come rafforzare e rilanciare l’imprenditorialità femminile, che può generare effetti moltiplicatori per creare posti di lavoro, promuovere l’innovazione e ridurre le disuguaglianze.
In un’economia alle prese con diverse crisi, è molto importante sostenere le donne che lavorano, migliorando le opportunità e anche la loro posizione nell’industria e nell’economia. Il Women 20 ha fatto un lavoro molto importante mappando il panorama globale in diversi settori economici.
Ha promosso percorsi di formazione imprenditoriale in modo da rendere sempre più competitive e consapevoli le donne, in tanti contesti come quello amministrativo, economico, finanziario, commerciale e digitale (sia nella semplice produzione artigianale che nell’alta tecnologia industriale). Il W20 ha anche elaborato strategie per promuovere le aziende femminili in diversi mercati ma anche in settori tradizionali ed ha richiesto alle istituzioni di provvedere a sostenerle aumentando l’accesso ai finanziamenti per le micro-piccole e medie imprese e sviluppando e promuovendo programmi educativi sulla finanza sostenibile anche per migliorare l’alfabetizzazione finanziaria delle donne.
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