UE, verso un Roaming più esteso
Lo scorso ottobre il Parlamento europeo ha adottato l’estensione del regolamento sul roaming, già adottato a giugno 2017 e scadente il prossimo giugno 2022, che consente ai consumatori europei di continuare a chiamare e trasferire dati all’interno dei confini dell’UE allo stesso costo di casa. L’estensione prevista è parte della strategia per la trasformazione digitale, una delle priorità dell’UE e dovrà ora essere formalmente approvato dal Consiglio per entrare in vigore. Fin dalla sua introduzione, il regolamento sul roaming ha consentito a circa 170 milioni di persone di effettuare comunicazioni (telefonate, SMS, dati) da qualsiasi paese dell’UE, alla stessa tariffa di casa. Ora, cinque anni dopo l’adozione del regolamento nel 2015, la Commissione ha riesaminato il regime per valutarne gli effetti e la necessità di una proroga. Nella sua valutazione d’impatto, la Commissione ha sottolineato che le condizioni di mercato non sembrano ancora garantire che il roaming gratuito possa continuare senza interventi normativi e ha proposto di estendere le regole oltre la loro attuale data di scadenza del 30 giugno 2022.
Il sistema, che opera in tutto lo Spazio economico europeo (SEE), include i 27 paesi dell’UE oltre a Islanda, Liechtenstein e Norvegia. Il successo di questa iniziativa è testimoniato dal fatto che nell’estate del 2019, l’utilizzo del roaming dati è aumentato di ben 17 volte rispetto all’estate precedente, ovvero l’anno dell’abolizione delle tariffe di roaming. Il testo legislativo è stato adottato con 581 voti favorevoli, 2 contrari e 5 astensioni.
In considerazione della confusione generalizzata sulla differenza tra chiamate in roaming e chiamate intra-UE, i deputati, durante i negoziati con i ministri dei Paesi UE, hanno sollecitato la fine dei costi aggiuntivi per le chiamate intra-UE (ad esempio, quando si chiama dal Belgio all’Italia). I costi delle chiamate intra-UE sono attualmente fissati a 19 centesimi al minuto. La Commissione dovrebbe esaminare la questione e valutare qualora siano necessarie ulteriori riduzioni dei massimali. Le tariffe di roaming all’ingrosso (ovvero, il prezzo che gli operatori si addebiterebbero a vicenda quando i loro clienti usano altre reti) saranno limitate a 2 euro per Gigabyte dal 2022 e si ridurranno progressivamente a 1 euro nel 2027. Qualora gli utenti dovessero superare i loro limiti contrattuali durante il roaming, qualsiasi costo aggiuntivo non potrà essere superiore ai limiti del roaming all’ingrosso.
Il nuovo regolamento prolungherà le attuali regole dello schema “Roam Like At Home” per altri 10 anni. Questo garantirà anche migliori servizi di roaming ai viaggiatori. Per esempio, i consumatori avranno il diritto di accedere alla rete mobile estera alle stesse condizioni di quella casa, sia in termini di qualità che di velocità, ovunque vi siano reti equivalenti disponibili. Secondo il testo adottato dai deputati, i consumatori continuerebbero a godere della possibilità di utilizzare i loro telefoni cellulari quando viaggiano all’estero nell’UE senza costi aggiuntivi oltre a quelli che già pagano in patria.
Nei negoziati con il Consiglio, i deputati hanno anche ottenuto il divieto di pratiche che riducono la qualità dei servizi di roaming (ad esempio, quando la connessione passa da 4G a 3G). I fornitori di roaming saranno obbligati, per la prima volta, a garantire la stessa qualità di roaming offerta nel paese di residenza (se sono disponibili le stesse condizioni sulla rete del paese visitato). Gli utenti avranno quindi diritto alla stessa qualità e velocità di connessione mobile all’estero come nel paese di residenza. Il nuovo regolamento prolungherà le attuali regole di altri 10 anni. Questa misura garantirà anche migliori servizi di roaming ai viaggiatori. Per esempio, i consumatori avranno il diritto di accedere alla rete mobile estera alle stesse condizioni di quella casa, sia in termini di qualità che di velocità, ovunque vi siano reti equivalenti disponibili.
Le nuove norme permetterebbero anche di poter contattare i servizi di emergenza gratuitamente. Gli operatori dei servizi di telecomunicazione sarebbero inoltre tenuti ad informare gli utenti, dell’eventuale aumento dei costi d’utilizzo per i servizi a costo aggiuntivo (come gli helpdesk o i servizi di assistenza clienti di compagnie aeree o compagnie assicurative). Le nuove norme puntano a garantire la sostenibilità del sistema per gli operatori delle telecomunicazioni e mantenere gli incentivi per gli investimenti sulle reti.
La relatrice Angelika Winzig ha dichiarato: “Roam-like-at-home è una storia di successo europeo senza precedenti. Mostra come tutti noi beneficiamo direttamente del mercato unico dell’Unione. Siamo riusciti a tagliare ulteriormente i costi e a migliorare la qualità del servizio per tutti i cittadini e le imprese europee, che in roaming potranno beneficiare della stessa qualità del servizio e la stessa velocità dei dati che hanno a casa. Non sarà più permesso rallentare deliberatamente la velocità dei dati. Allo stesso tempo, tagliando significativamente i massimali d’ingrosso, creiamo più equità e concorrenza nel mercato delle telecomunicazioni. Con questo regolamento compiamo un altro passo importante verso un vero mercato unico digitale europeo, per un’Unione europea del futuro forte ed efficace”.
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