Stanlio & Ollio (Film, 2018)
Stanlio & Ollio di Jon S. Baird non si pone l’obiettivo di portare al cinema l’intera biografia artistica della coppia comica più famosa del mondo, ma prende come riferimento il libro Laurel & Hardy – The British Tours di A. J. Marriot per raccontarne la parabola decadente, durante e dopo il tour britannico del 1953.
Steve Coogan e John C. Reilly, doppiati da Angelo Maggi e Simone Mori, truccati alla perfezione, interpretano senza sbavature il duo comico, immedesimandosi totalmente nei personaggi. Tutto comincia nel 1937, durante le riprese de I fanciulli del West, momento di maggior successo per Laurel e Hardy, quando Stan rompe con il produttore Al Roach – che disprezza per le sue simpatie fasciste – e cerca di convincere Oliver a firmare per una nuova casa di produzione. La coppia si sfalda, perché Ollio accetta di interpretare Zenobia (Ollio, marito mattacchione) senza il collega di sempre, rispettando il contratto con Roach, di fatto rompendo amicizia e sodalizio. Il regista compie un balzo di 16 anni, ci porta nel 1953, durante l’ultima tournée di Laurel e Hardy, in Gran Bretagna, con i due comici vecchi e malati, uno con problemi di diabete, l’altro di ipertensione, entrambi ex alcolisti. Tutto sommato, dopo un primo inizio sconfortante, il pubblico comincia ad affollare i teatri, ma il tanto desiderato rientro nel mondo del cinema con una sceneggiatura su Robin Hood – che Stan scrive e prova insieme a Oliver – non avverrà mai, perché il nuovo produttore americano non crede nelle loro possibilità. La malattia e la morte di Oliver pone fine a tutto, pure se Stan gli sopravvive fino al 1965. Bellissima la battuta: “Tutto è stato molto bello finché è durato”, pronunciata da Ollio durante uno spettacolo.
Un film malinconico e crepuscolare, fotografato con toni ocra, molto cinematografico, girato tra piani sequenza e soggettive, ma anche parti teatrali (pure in bianco e nero) che riprendono vecchie gag della coppia comica. Colonna sonora basata su vecchie partiture tratte dai film, mixate con suggestivi pezzi originali; lavoro psicologico sui personaggi molto accurato, le diverse personalità dei due attori vengono fuori in modo esplicito e la loro amicizia, che supera i confini della vita, è in primo piano, tra screzi e litigi. Un film toccante e malinconico, sicuramente da vedere, che trovate su RaiPlay.
. . .
Regia: Jon S. Baird. Soggetto: A. J. Marriot (romanzo Laurel & Hardy – The British Tours). Sceneggiatura: Jeff Pope. Fotografia: Laurie Rose. Montaggio: Una Nì Dhonghaile, Billy Sneddon. Effetti Speciali: Chris Reynolds, Mark Michaels. Musiche Rolfe Kent. Scenografia: John Paul Kelly. Costumi: Guy Speranza. Trucco: Mark Coulier, Jeremy Woodhead. Produttore: Faye Ward. Produttori Esecutivi: Xavier Marchand, Kate Fasulo, Jope Oppenheimer, Nichola Martin, Jeff Pope, Eugenio Pérez, Gabrielle Tana, Christine Langan. Casa di Produzione: Sonesta Films, Fable Pictures. Distribuzione Italia: Lucky Red. Titolo Originale: Stan & Ollie, 2018. Lingua Originale: Inglese. Paesi di Produzione: Stati Uniti d’America, Regno Unito, Canada. Durata: 98’. Genere: Biografico, Drammatico, Commedia. Interpreti: Steve Coogan (Stan Laurel), John C. Reilly (Oliver Hardy), Shirley Henderson (Lucille Hardy), Danny Huston (Hal Roach), Nina Arianda (Ida Kitaeva Laurel), Rufus Jones (Bernard Delfont), Susy Kane (Cynthia Clark), Keith MacPherson (James Finlayson), Joseph Balderrama (James W. Horne), Richard Cant (Harry Langdon), John Henshaw (Nobby Cook), Stewart Alexander (Joe Schenck), Conrad Asquith (Lord Warley).
©Futuro Europa® Le immagini utilizzate sono tratte da Internet e valutate di pubblico dominio: per segnalarne l’eventuale uso improprio scrivere alla Redazione
[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]